Le spiagge sono spazi pubblici concessi a gestori privati, ma questo non significa che si possa vietare ai bagnanti di portare il cibo da casa. A spiegare a Fanpage le regole è stato Roberto Capasso, presidente di Assoutenti Campania, associazione che tutela i diritti dei consumatori.
Secondo Capasso, i gestori dei lidi possono stabilire regole per mantenere il decoro e l’ordine, come ad esempio limitare il consumo di cibo in alcune aree o prevedere spazi dedicati ai pasti. Tuttavia, un divieto totale o perquisizioni all’ingresso non sono ammissibili.
Per motivi di igiene o sicurezza, alcuni stabilimenti potrebbero vietare l’uso di contenitori di vetro o applicare regole particolari, soprattutto in lidi “plastic free”. In ogni caso, queste regole devono essere chiaramente comunicate e segnalate con cartelli ben visibili, per evitare malintesi.
Se un bagnante ritiene che i propri diritti siano stati violati, può rivolgersi alla Capitaneria di Porto, alla Polizia Locale o alle associazioni dei consumatori. È importante documentare eventuali problemi con foto, video e dettagli precisi come orari, nomi e luoghi.
In sintesi, portare il cibo da casa in spiaggia è possibile, ma sempre rispettando le regole del luogo e gli altri bagnanti, per garantire un ambiente pulito e piacevole per tutti.
