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I narcos degli Amato Pagano nascondevano fucili e pistole a Mugnano

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I magistrati della Procura della Direzione Distrettuale Antimafia hanno scoperto la disponibilità di armi dei narcos vicini al clan Amato-Pagano. Ancora una volta sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche e le operazione dei carabinieri che hanno portato a importanti sequestri. Dunque Raffaele Maisto, Antonietta Sarnataro, Francesco e Giuliano Tessitore e Giacomo Vallefuoco sono stati accusati di aver nascosto droga, soldi e armi.

“Devi andare a prendere un kalash”

Nel giugno del 2022 è stata captata una conversazione tra il 50enne ras dell’organizzazione Raffaele Marrone e Maisto, così emergerebbe il ruolo del complice. Dunque il ras avrebbe dato un ordine al 53enne custode: “Fai presto dai che devi andare a prendere un kalash, 2 nove ed un trentotto..”. In un’altra intercettazione Maisto avrebbe svelato lo spostamento delle armi: “Ormai ho le pistole da tutte le parti… fratello. Poi devo mettere un’altra dentro la ruota”.

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A confermare i sospetti degli inquirenti ci sono state diverse operazioni dei carabinieri condotte dall’inizio 2023. Il 17 gennaio i militari hanno effettuato una perquisizione in un calzaturificio a Mugnano dove sono state ritrovate armi, droga e soldi in contanti. I controlli poi si sono spostati in un garage in via Napoli e lì sono spuntante varie tipologie di munizioni. Inoltre altri nascondigli della banda sono stati scovati in via Cesare Battisti e in via Crispi.

Blitz a Mugnano, 4 arresti: sotto chiave soldi, droga, armi, maschere e parrucche

Oltre 30 arresti contro le organizzazioni criminali

Le forze dell’ordine hanno eseguito tra Napoli, la sua provincia e la Spagna un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 soggetti gravemente indiziati – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Sono 17 le persone destinatarie della custodia in carcere e 16 persone destinatarie della misura degli arresti domiciliari.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.