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Il figlio di Schiavone e Reccia restano in carcere, volevano riorganizzare il clan

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Emanuele Libero Schiavone, figlio del boss Francesco detto Sandokan, e di Francesco Reccia, figlio del ras Oreste, restano in carcere. Il Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso degli avvocati confermando per entrambi la custodia cautelare in carcere come riporta EdizioneCaserta.

Dagli spari alla casa ai raid dei nemici, il figlio di ‘Sandokan’ finisce di nuovo in manette: l’articolo di giugno 

Lo scorso giugno i carabinieri hanno messo fine con un’operazione lampo ai venti di faida che alleggiavano su Casal di Principe e dintorni. Infatti rintracciati fermati Emanuele Libero Schiavone e Francesco Reccia. Entrambi erano finiti nel mirino di rivali che avevano esploso all’indirizzo delle rispettive abitazioni diversi colpi di arma da fuoco.

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In manette Emanuele Libero Schiavone, era stato scarcerato da poco

Il raid più eclatante è stato certamente quello che si consumò in via Bologna, storico feudo degli Schiavone, quando furono esplosi 15 colpi di mitra contro l’abitazione dove vivono due figli di Sandokan.

La scarcerazione di Emanuele Libero portò inevitabili tensioni nella zona dove è in atto un riassetto criminale dopo il pentimento dello storico capoclan e genitore. La “libertà” del rampollo di casa Sandokan sembra durata dunque davvero poco. Al momento le indagini riguardano le ipotesi di reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e armi. I due sono in stato di fermo e nelle prossime 48 ore ci sarà la convalida.

 

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Redazione Internapoli
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