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venerdì, Giugno 21, 2024
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Il ras del clan Contini voleva far ricoverare l’amica al San Giovanni Bosco

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L’intromissione del clan Contini nelle attività amministrative dell’ospedale San Giovanni Bosco emerge, secondo gli inquirenti, anche da una intercettazione risalente al 13 ottobre 2022. Il ras Carmine Botta si mette in contatto con un altro indagato per far ricoverare una persona sua amica.

L’affiliato, convocato da Botta che lo cercava senza trovarlo, appare intimorito, inizialmente, dalla sua presenza. Poi, quando capisce che si tratta della richiesta di un favore, si rilassa e fornisce indicazioni che però escludono la possibilità di ricovero diretto al San Giovanni in quanto lì non c’è il Pronto Soccorso.

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L’affiliato spiega al ras che però un’alternativa grazie alla quale, dopo il ricovero in un’altra struttura ospedaliera della città, è possibile ottenere un trasferimento all’ospedale dove lui ha i suoi agganci. “Qua accettiamo solo con le ambulanze…”, dice l’affiliato, “…deve andare in un ospedale e lo ricoverano… ci mettiamo in contatto… lo pigliamo e portiamo qua (al San Giovanni Bosco)… a disposizione fratello mio”.

I nomi degli arrestati

Nel blitz di questa mattina, i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ciro Aieta, Carmine Botta, Giuseppe Buccelli, Gennaro De Luca, Gaetano Esposito, Luigi Perrotta e Domenico Scutto, mentre ai domiciliari sono finiti Eugenio Finizio, Raffaele Schiano e Luca Botta. Attualmente irreperibile un 45enne, ritenuto tra i cassieri del clan Contini.

“Si è impossessata di interi settori commerciali e imprenditoriali”

“La potente organizzazione – sottolinea il gip di Napoli Federica Colucci – si è di fatto impossessata di interi settori commerciali e imprenditoriali, nonché di alcune strutture pubbliche assolutamente nevralgiche come alcuni degli ospedali più importanti di Napoli, utilizzati non solo per organizzare summit criminali o per ricevere le vittime di rapporti usurai o estorsivi, ma anche come ulteriore strumento di gestione del proprio potere mafioso”.

Nell’ordinanza viene anche evidenziato che famiglia Contini, nel corso degli anni, è diventata una vera è propria impresa criminale investendo capitali impossessandosi di attività economiche a Napoli e in provincia, anche all’esterno della Campania.

San Giovanni Bosco, il clan Contini gestiva anche gli interventi chirurgici

 

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