Arresti domiciliari nonostante una pesante condanna a 9 anni e sei mesi. Questa la decisione del tribunale di Sorveglianza di Napoli per Vincenzo Barbarisi, già appuntato scelto dei carabinieri. Accolte le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Ferdinando Letizia. L’uomo fu arrestato nell’ottobre del 2020 a seguito di indagini partite dalla morte di Giuseppe Giuliani. L’imprenditore 43enne, attivo nel settore del commercio e dello smaltimento di materiali metallici. Giuliani fu trovato, nel luglio del 2018, senza vita presso un opificio in stato di abbandono a Giugliano. Le investigazioni svelarono che l’uomo si era suicidato perché vittima di usura ed estorsione da parte di individui legati al clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca. Le attività hanno permesso di documentare che l’imprenditore avrebbe pagato somme estorsive anche per l’esecuzione di lavori di smaltimento dei veicoli del Consorzio Unico di Bacino per le Province di Napoli e Caserta. Per corrispondere le richieste estorsive. L’uomo si sarebbe poi indebitato con soggetti indicati dal clan stesso, dietro corresponsione di tassi usurai anche superiori al 15 % mensile.
Imprenditore di Giugliano suicida per usura, domiciliari per Vincenzo Barbarisi
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