Arrestato il responsabile del cimitero di Santa Maria a Vico, incassava “sotto banco” i soldi per le tumulazioni
I carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari per truffa aggravata in concorso, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti del legale rappresentante di una ditta aggiudicataria della gestione dei servizi cimiteriali, per il Comune di Santa Maria a Vico, dal 2020 al 2022. Si tratta di Giuseppe Pascarella detto ‘A livella’.
L’ordinanza di custodia cautelare costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa che ha permesso di disvelare un collaudato sistema illecito mediante il quale l’indagato, nella gestione dei servizi cimiteriali appaltati dal Comune di Santa Maria a Vico, sarebbe riuscito ad appropriarsi di significative somme di denaro destinate all’Ente con condotte articolatesi in un ampio spazio temporale.
In particolare, secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine, l’indagato, approfittando della sua credibilità derivante dalla carica rivestita, prospettava agli ignari cittadini, in occasione della tumulazione dei propri parenti o, in genere, nei casi di richieste di servizi cimiteriali, la possibilità di estinguere il debito per gli oneri del citato servizio, facendosi consegnare le relative somme in contanti che, in concreto, spettavano all’Ente locale, senza poi provvedere al successivo versamento nelle casse di quel Comune.
Scoperta la truffa per oltre 66mila euro
Ai cittadini venivano poi successivamente rilasciati bollettini postali contraffatti relativi alle prestazioni erogate. Contestualmente, verrà eseguito un sequestro preventivo della somma di 66.088,50 euro indebitamente introitata.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.
[nextpage title=”Il cimitero fu già al centro di un’inchiesta sui loculi”]Il cimitero di Santa Maria a Vico fu, tra l’altro, già al centro di un’inchiesta sui loculi. Pertanto fu arrestato, il 12 gennaio 2023, Pasquale Crisci, all’epoca vicesindaco del comune, nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli relativa ad un traffico illecito di loculi e cappelle cimiteriali nel comune di Santa Maria a Vico.
Crisci sarebbe stato il gancio all’interno dell’amministrazione per fornire informazioni sulle concessioni a Domenico Nuzzo e Carmine Liparulo, anche loro indagati e ritenuti gravitanti nell’orbita del clan Massaro. L’accusa per Pasquale Crisci è quella di corruzione con l’aggravante del metodo mafioso.
I fatti contestati riguardarono l’assegnazione dei loculi cimiteriali nel comune di Santa Maria a Vico di cui Crisci, esponente dei Moderati, è stato vice sindaco nella precedente amministrazione comunale prima di candidarsi alle ultime elezioni contro il sindaco (poi confermato) Andrea Pirozzi. Nell’indagine sono rimasti coinvolti Domenico Nuzzo (finito ai domiciliari nei giorni scorsi), Carmine Liparulo, Carmine De Lucia, originario di Santa Maria a Vico ma residente a Reggio Emilia (dove in passato è stato anche consigliere comunale) Giovanni Papa e Giuseppe Pascarella.