Era stato arrestato insieme ai nipoti due anni fa perchè accusato di aver indendiato dei rifiuti in strada e di aver aggredito un poliziotto sottraendogli la pistola d’ordinanza. Dopo la condanna a tre anni e quattro mesi Salvatore Palumbo ha ottenuto la scarcerazione tornando libero. Merito della linea seguita dai suoi avvocati, Antonio Abet e Andrea Lucchetta, che hanno convinto i giudici con le loro argomentazioni. L’arresto risale al gennaio del 2019 quando un agente, libero dal servizio, aveva notato delle persone in strada appiccare un incendio ad alcuni rifiuti in via Nuova del Campo a Poggioreale. L’agente, dopo essersi qualificato FU brutalmente aggredito da un gruppo di cinque persone di cui faceva parte anche un ragazzino di 16 anni, riportando contusioni multiple, escoriazioni al volto, al capo, agli arti, con segni di soffocamento al collo. Non contenti, i cinque, secondo la ricostruzione, riuscirono anche a sottrargli la pistola d’ordinanza prima del tempestivo intervento degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale. Nonostante le accuse i legali di Palumbo riuscirono a convincere i giudici che condannarono Palumbo a una pena più mite rispetto alle richieste iniziali. Fino alla scarcerazione delle scorse ore.
Incendio di rifiuti a Poggioreale, pestaggio e pistola sottratta a poliziotto: scarcerato
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