Lo scorso Ferragosto è divampato un incendio nel bene confiscato a Francesco Schiavone. La denuncia è stata diffusa da Cooperativa Sociale Terra Felix che gestisce l’ex proprietà del boss dei Casalesi a Santa Maria la Fossa.
IL POST DI LEGAMBIENTE
“Nel primo pomeriggio di ferragosto è bruciato il nostro campo di Cardo. A Santa Maria la Fossa abbiamo in concessione e un terreno di 7 ettari confiscato al clan schiavone e precisamente a Francesco Schiavone detto Sandokan. Da 4 anni coltiviamo Cardo per la riqualificazione del suolo abbandonato da diversi anni e contribuire alla filiera della Bioeconomia circolare. Dai i semi di cardo che abbiamo raccolto lo scorso 7 agosto si estraggono oli vegetali utili per bioplastiche e biochemicals mentre la biomassa serve per la produzione di Ballette per la coltivazione di Fungo Cardoncello che realizziamo nella serra Fungaia inaugurata lo scorso aprile”, denuncia la cooperativa.
“Il campo è bruciato in sole 3 ore, approfittando del caldo torrido e del forte vento ci è stata distrutta una produzione di circa 150 quintali di biomassa. Dopo l’incendio dell’auto del nostro Rosario Russo lo scorso 25 luglio a Succivo questa settimana subiamo un nuovo atto criminale. Andremo avanti con la nostra determinazione e soprattutto con la vicinanza di tanti amici, istituzioni, e tante realtà Associative e cooperative”.