Ha respinto punto su punto a tutte la accuse mosse dagli inquirenti, dichiarando di aver sempre avuto un comportamento in linea con la legge. Stamattina il sindaco Nicola Pirozzi – assistito dai legali avv. Vincenzo Maiello e avv. Marco Sepe – si è presentato davanti al Gip Dott. Vincenzo Saladino del tribunale di Napoli Nord per l’interrogatorio preventivo nell’ambito dell’inchiesta Teknoservice che lo vede indagato insieme ad altre 24 persone per concussione e turbativa d’asta. Il Pm Cesare Sirignano ha chiesto per il primo cittadino gli arresti domiciliari. Il pool legale del sindaco Pirozzi ha smontato tutti i capi d’imputazione che l’accusa aveva mosso nei suoi confronti. E’ stato dimostrato che il Comune, nel periodo preso in esame dagli inquirenti, aveva applicato penali per un milione di euro alla Teknoservice per inadempienze nell”applicazione del capitolato d’appalto, smentendo dunque la tesi del pm secondo cui la posizione del neo sindaco fosse più leggera o addirittura omissiva per avere favori in cambio dalla ditta dei rifiuti.
Riguardo la contestazione inerente la proroga tecnica che avrebbe favorito la Teknoservice è stato ribadito che si tratta di un atto di mera competenza dirigenziale, effettuato dopo appena 10 giorni dall’insediamento del sindaco al Comune, il quale dunque nessun poter aveva in merito visto che anche i commissari, prima di lui, avevano optato per la stessa decisione. Sulla questione dell’affidamento diretto della pulizia del campo rom alla Teknoservice – l’unico durante la sua Amministrazione – anche questo oggetto dell’inchiesta, è stato sottolineato che è stato effettuato in coordinamento con la Prefettura e che il sopralluogo realizzato prima dell’affidamento riguardava la questione terra dei fuochi e non l’appalto sulla pulizia dell’area, tant’è che era presente l’allora assessore al ramo Tonia Limatola.
Sull’accusa più pesante, quella di aver segnalato l’assuzione di due persone nella Teknoservice, anche in questo caso Pirozzi ha respinto ogni accusa dicendo di non conoscere affatto uno dei due operai assunti mentre l’altro era sì un conoscente ma che non esiste nessuna lista di assunzioni consegnata alla Teknoservice. La difesa ha inoltre presentato memorie difensive a sostegno della tesi di estraneità ai fatti ed allegato una serie di atti amministrativi sul buon operato in ambito ambientale dall’Amministrazione Pirozzi, smentendo dunque omissioni ai fini di eventuali merci di scambio.
Stamattina c’è stato anche l’interrogatorio preventivo dell’ex assessore Luigi Grimaldi, il quale si è avvalso della facoltà di non rispodere. Anche nei suoi confronti il Gip ha chiesto i domiciliari. Gli interrogatori termineranno il 21 novembre con l’ex sindaco ed consigliere dimissionario Antonio Poziello, accusato di aver intascato una mazzetta da 300mila euro per turbare la gare da 120 mln per 7 anni affidata poi alla Teknoservice.
All’esito degli interrogatori preventivi il Gip Saladino si prenderà del tempo per valutare l’eventuale applicazione di misure cautelari a carico degli indagati.


