Secondo quanto ricostruito, la donna — che lavora come ambulante nel settore dell’abbigliamento — era partita da Bruxelles e aveva fatto scalo a Bergamo con l’intenzione di proseguire il viaggio verso Alghero. Il suo comportamento nervoso e l’assenza di bagagli da stiva hanno insospettito la Guardia di finanza, che, in collaborazione con l’Agenzia delle dogane, ha proceduto a ulteriori controlli.
L’operazione è stata avviata in seguito a una segnalazione proveniente dalla dogana belga, trasmessa alla Direzione antifrode di Roma e poi alle autorità aeroportuali di Orio al Serio.
Portata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la viaggiatrice è stata sottoposta a esami radiologici che hanno rivelato la presenza di 120 ovuli in contenitori plastici rigidi avvolti in nastro adesivo. Una volta espulsi, gli involucri sono risultati contenere eroina per un peso complessivo di 1,393 chilogrammi.
La droga è stata sequestrata e la donna è stata trasferita nel carcere di Bergamo con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.