Stamane alle ore 5:35 la Postazione 118 di Qualiano 02 è stata allertata una 17enne al nono mese di gravidanza che ha accusato forti contrazioni. L’equipaggio del 118 di tipo India ha stabilizzato la ragazza residente nel campo ROM di Giugliano e l’ha carica nel mezzo di soccorso iniziando la corsa disperata. La segnalazione è stata diffusa da Nessuno Tocchi Ippocrate: “La puerpera giunge in pronto soccorso in sicurezza, il bambino era già uscito di testa di 3 cm! Bravi ragazzi! Autista soccorritore: Danilo De Persis. Infermiera : Maria Pesce“.
LE GRAVIDANZE A RISCHO, I CONSIGLI DELL’OSPEDALE BAMBINO GESU’
Una recente ricerca nei paesi dell’Unione Europea ha evidenziato che le tre condizioni maggiormente associate al rischio di gravidanza precoce sono rappresentate da:
- Situazioni di disagio socio-economico;
- Problemi di armonia e compattezza del nucleo familiare (in particolare, l’assenza della figura paterna);
- Bassi livelli di istruzione.
Altri fattori chiamati in causa, sebbene con un peso meno rilevante, sono:
- L’esperienza di una gravidanza precoce della madre;
- Uno stile di vita poco regolato e in generale poco attento alla salute;
- Rapporti sessuali precoci.
L’adolescenza è l’età in cui solitamente inizia l’attività sessuale. Attualmente in Italia l’età del primo rapporto si sta abbassando e si osserva una crescente precocità sessuale, che si manifesta ben prima della completa maturazione psico-fisica e soprattutto del consolidamento dei rapporti affettivi.
Si può associare, particolarmente in contesti sociali e familiari disagiati, a una scarsa consapevolezza del rischio che abbia inizio una gravidanza.
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza relativi all’anno scolastico 2015/16, in Italia 4 adolescenti su 10 hanno rapporti sessuali non protetti, mentre tra quelli che utilizzano un qualche tipo di contraccezione solo il 14% usa metodi di barriera. Questo pone gli adolescenti in condizioni di rischio per gravidanze indesiderate, ma anche per problemi sessuali e riproduttivi.
Il problema della gravidanza precoce dovrebbe essere inquadrato nell’ambito della tutela della salute sessuale e riproduttiva delle adolescenti, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tenuto conto del fatto che l’attività sessuale non consapevole e non responsabile si accompagna anche al problema delle malattie infettive sessualmente trasmesse o dell’interruzione volontaria di gravidanza, con i gravi rischi per la salute della donna che spesso ne conseguono.
L’età adolescenziale ha in sé elementi di rischio per il buon andamento di una gravidanza: di certo è da considerare la difficoltà della giovane madre di avere accesso a una rete strutturata di servizi sociali materno-infantili (spesso del tutto assenti nelle realtà più disagiate), nonché l’adeguatezza di tali servizi alle problematiche tipiche di questo fenomeno (che sono di tipo psicologico, sociale, clinico-assistenziale).
Va anche considerata la maggior attitudine delle adolescenti a uno stile di vita poco orientato alla salute (fumo, alcool, sostanze stupefacenti).
Per quanto riguarda i rischi della gravidanza precoce, è noto che le madri adolescenti tra i 15 e i 19 anni hanno una probabilità più elevata rispetto alle madri adulte di:
- Avere malattie o complicanze nel corso della gravidanza, con maggiore incidenza nei Paesi in via di sviluppo. Queste possono essere di natura “medica” (anemia da carenza di ferro o da malaria, ipertensione arteriosa, parassitosi, deficit della nutrizione), oppure “ostetrica” (complicanze al momento del parto, travaglio prolungato con necessità di ricorrere a un cesareo non programmato, maggior rischio di malattie ostetriche, ecc.). Va tenuto presente che tutte le adolescenti sono ancora in fase di sviluppo (soprattutto lo scheletro e le ossa del bacino) e questo comporta la necessità di un’alimentazione ipercalorica. Molte ragazze hanno un peso, all’inizio della gravidanza, inferiore a quei 45 chili che rappresentano il limite al di sotto del quale si determina una tendenza ad avere figli piccoli per l’età gestazionale. Un cattivo indice di massa corporea (rapporto tra peso e altezza o BMI) e condizioni nutrizionali scadenti possono anche influire sul rischio di complicazioni materne e fetali. Particolare attenzione va posta all’abuso di fumo, alcool, farmaci e sostanze stupefacenti, tenendo conto del fatto che nel periodo in cui più facilmente si possono determinare malformazioni nel feto (le prime 10-12 settimane di gestazione) molte adolescenti ignorano di essere in gravidanza;
- Essere gravate da un maggior rischio di mortalità, specie nei Paesi in via di sviluppo dove la mortalità materna in donne di età tra 10 e 14 anni è 5 volte maggiore rispetto alle donne di età superiore a 20 anni e nelle madri tra i 15 e i 19 anni di età è due volte maggiore rispetto alle donne di età superiore a 20 anni;
- Nascita di neonati pretermine e/o di basso peso, gravati anche per questo da una maggiore suscettibilità alle malattie e da un’elevata mortalità perinatale e neonatale.
In ultimo, ma non meno importante, il problema dell’attenzione al futuro della giovane donna e del suo bambino nei mesi e anni successivi al parto: le madri adolescenti sono ad elevato rischio di interruzione del percorso scolastico ed educativo, con ricadute negative sulle possibilità future di lavoro e di indipendenza economica. Le relazioni affettive con il partner e con la propria famiglia sono instabili. Anche la relazione con il neonato e poi con il bambino risulta essere meno completa ed efficace, con una comunicazione verbale più povera e una minore affettività rispetto alle madri adulte.