Una ragazza di 18 anni di San Felice a Cancello, nel Casertano, si è sentita male poco dopo aver consumato un panino con verdure acquistato in un food truck in Calabria, accusando sintomi compatibili con una intossicazione da botulino, tra cui annebbiamento della vista e vomito. La giovane è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Cosenza. I familiari, titolari di un noto esercizio commerciale su via Circumvallazione, sono partiti nella notte per raggiungerla. Lo riporta Il Mattino.
Nelle ultime ore in Calabria si sono registrati un decesso, il napoletano Luigi Di Sarno, e diversi ricoveri per sospette intossicazioni da botulino. Quello della giovane è il primo caso segnalato tra i residenti della provincia di Caserta.
Decessi e malori per intossicazione da botulino, sequestrato prodotto in tutta Italia
La Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro, su tutto il territorio nazionale, di un prodotto commerciale, probabilmente broccoli, che sarebbe all’origine dell’intossicazione da botulino registrata nel cosentino e che ha provocato una vittima, Luigi Di Sarno, un turista 52enne di Cercola, e diversi ricoverati.
La Procura, diretta da Domenico Fiordalisi, sta indagando per morte come conseguenza di un altro reato e commercializzazione di alimenti nocivi. I pm stanno accertando anche eventuali responsabilità mediche. La vittima, infatti, si era recata nella clinica privata a Belvedere Marittimo.
Secondo quanto si è appreso, il sequestro è finalizzato ad accertare se l’eventuale contaminazione abbia riguardato altre confezioni o se la contaminazione sia avvenuta nel punto vendita. Gli accertamenti saranno svolti nei prossimi giorni dai Carabinieri del Nas. Contestualmente, gli esami sui prodotti trovati all’interno del food truck – che è stato sequestrato– sono in corso anche da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
La Procura, intanto, ha disposto l’autopsia sulla salma di Di Sarno, che si trova nell’ospedale di Lagonegro. L’uomo, mercoledì, aveva mangiato – come gli altri ricoverati all’ospedale di Cosenza – un panino in un food truck a Diamante. Poi si era sentito male ed era tornato a casa, dove trascorreva la vacanza. Successivamente si era recato alla clinica privata, dove gli avrebbero consigliato di rivolgersi a una struttura più attrezzata. Decise quindi di rientrare in Campania, ma durante il viaggio, lungo la Fondovalle del Noce a Lagonegro (Potenza), le sue condizioni peggiorarono. I familiari allertarono il 118, che inviò un’eliambulanza, ma l’uomo morì prima di arrivare in ospedale.
Sono stabili le condizioni dei nove ricoverati nell’ospedale di Cosenza: sette sono in terapia intensiva, un ragazzino in pediatria e un’altra persona al Pronto soccorso. Questi ultimi due sono sotto controllo. A cinque pazienti i medici hanno somministrato il siero immune antitossina botulinica, arrivato da Taranto e poi da Roma. Altre fiale restano di scorta.
Secondo i sanitari, i sintomi da intossicazione botulinica possono manifestarsi entro 72 ore dall’ingestione, il che significa che non si escludono nuovi casi.
Intossicazione da botulino: Regione, scorte antidoto a Cosenza
“In seguito all’aumento dei casi sospetti di intossicazione da tossina botulinica registrati ieri in Calabria, è stata attivata la procedura d’emergenza prevista, con segnalazione immediata al Centro Antiveleni di Pavia, unico in Italia autorizzato alla gestione del botulismo. Nessuna Regione e nessun ospedale possono conservare l’antidotoautonomamente: il Ministero della Salute lo detiene in luoghi sicuri e lo distribuisce solo tramite il centro lombardo”.
Le prime due fiale, utilizzate per i primi pazienti, sono state inviate dalla Farmacia Militare di Taranto. Con l’aumento dei casi, è stato necessario ricevere altre sette fiale grazie a un coordinamento tra Ospedale Annunziata di Cosenza, Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Ieri è stata organizzata anche una missione straordinaria: la Regione Calabria, tramite Azienda Zero, ha messo a disposizione un velivolo del 118 per recarsi all’Ospedale San Camillo di Roma, dove erano state centralizzate ulteriori fiale. Ora l’Ospedale Annunziata dispone di una scorta di antidoto, una misura eccezionale non prevista dalla prassi ordinaria.
Cagliari: intossicazione da botulino, morta una donna di 38 anni
Era in ospedale da fine luglio insieme ad altre 7 persone, tra cui un bambino di 11 anni da 10 giorni ricoverato al Gemelli di Roma. Le vittime avevano mangiato cibo messicano durante una festa.
La donna, 38 anni, è deceduta questa mattina all’ospedale Businco di Cagliari, dove era stata trasferita dal Brotzu, per intossicazione alimentare da botulino. I primi sintomi erano comparsi dopo aver consumato taco con salsa messicana a base di avocado durante la Fiesta Latina di Monserrato, acquistata in uno street food truck.
Era stata ricoverata in rianimazione al Brotzu insieme ad altre 4 persone (ora dimesse dalla Neurologia) e a un bambino di 11 anni, attualmente al Gemelli, sottoposto a intervento per stabilizzare la respirazione ed evitare complicazioni da ventilazione meccanica prolungata.
Altre due pazienti – una donna di 62 anni e una ragazza di 14 – sono tuttora in rianimazione al Policlinico di Cagliari, in condizioni stabili ma non gravi. Tutti i casi registrati a Cagliari riguardano residenti del capoluogo e dell’hinterland.