Una nuova ondata di calore sta colpendo duramente l’Italia, provocando disagi, blackout e vittime. L’ultimo tragico episodio si è verificato a Bagheria, in provincia di Palermo, dove una donna cardiopatica di 53 anni si è accasciata al suolo su un marciapiede rovente e non si è più rialzata. Il malore, probabilmente causato dalle temperature torride che stanno interessando il Sud Italia, le è stato fatale.
Non va meglio al Nord. Dopo la morte, lunedì, di un operaio a San Lazzaro di Savena, si aggravano le condizioni di un altro lavoratore colto da malore a Tezze sul Brenta, nel Vicentino, mentre si trovava all’interno di una cisterna di alluminio satura di vapori surriscaldati. L’uomo è stato intubato ed è in coma. Insieme a lui, anche un collega ha accusato un malore.
Nel frattempo, il caldo ha mandato in tilt interi quartieri: a Firenze, il centro città gremito di turisti è rimasto senza corrente a causa del surriscaldamento dei cavi e dell’eccessivo consumo di energia per i condizionatori. Stessa situazione a Bergamo, dove si sono spenti anche i semafori, con ripercussioni sul traffico.
17 città da bollino rosso: Regioni e governo in allerta
Il bollettino del Ministero della Salute segnala 17 città con bollino rosso, a cui si aggiungerà domani anche Campobasso. Tra le più colpite: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino, in allerta già da diversi giorni.
In risposta all’emergenza, le Regioni stanno varando ordinanze per tutelare i lavoratori esposti al caldo. In Sardegna e Sicilia, ad esempio, è vietato lavorare all’aperto tra le 12:30 e le 16. Provvedimenti simili sono stati adottati anche in Veneto, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e a breve anche nelle Marche.
A livello nazionale, il Ministero del Lavoro, guidato da Marina Calderone, firmerà domani un protocollo d’intesa con imprese e sindacati per definire misure di protezione nei luoghi di lavoro: sorveglianza sanitaria, orari ridotti, abbigliamento adeguato e ammortizzatori sociali per i settori più esposti, come l’agricoltura.
Ospedali sotto pressione, città in emergenza
Gli ospedali registrano un aumento degli accessi fino al 20% nei Pronto soccorso, in particolare tra anziani, malati cronici e soggetti fragili. In Calabria, per far fronte all’emergenza, sono stati arruolati 30 specializzandi. La Liguria ha attivato un piano dedicato a oltre 5.000 cittadini vulnerabili.
Anche le città corrono ai ripari: a Roma, invasa dai pellegrini per il Giubileo, sono operative le tende raffrescate della Croce Rossa e i presidi della Protezione civile. A Napoli è attiva la mappa dei rifugi climatici, mentre in Bari è stato potenziato il servizio del “pony della solidarietà” per la consegna di beni di prima necessità.
Ingressi gratuiti alle piscine comunali, musei civici e centri anziani climatizzati sono le misure adottate in molte località per limitare i rischi da colpo di calore, anche solo con una passeggiata nei centri commerciali.
In attesa del sollievo
Secondo i meteorologi, bisognerà resistere fino a venerdì, quando l’anticiclone africano dovrebbe cedere il passo a una perturbazione proveniente dalle Alpi. Il maltempo potrebbe poi estendersi al Centro-Sud a inizio settimana, con possibili temporali violenti e grandinate.
Nel frattempo, il Paese affronta una delle estati più difficili degli ultimi anni, con temperature record e un numero crescente di vittime e disagi.