C’è una regola non scritta nel mondo della malavita e cioè che non si può rubare in una zona di competenza di un clan di camorra senza il ‘permesso’ di questo ultimo. Una regola ferrea che, se violata, può dare luogo a spiacevoli conseguenze per i malcapitati. Lo sanno bene i ladri di auto e motomezzi della zona di via Stadera finiti nel mirino del gruppo di Carmine Botta. È questo uno dei tanti passaggi presenti nell’ordinanza eseguita questa mattina dai carabinieri nei confronti del clan Contini.
Gruppo che avrebbe avviato una serie di ricerche dopo alcuni raid avvenuti nella zona di propria competenza come si evince in una delle tante intercettazioni allegate al dispositivo. Da una conversazione emerge con evidenza che il gruppo si era dunque attivato nel controllo del territorio, anche ricorrendo alla violenza, affinché questa “invasione” di zona avesse fine e non si verificasse più:”Una volta che mandi uno di loro in ospedale si danno la voce ‘Non andiamo proprio in quella zona perché se no ci uccidono’, una volta che ne mandi uno all’ospedale la voce nel rione inizia a girare”