Come un’organizzazione perfetta, ognuno aveva un ruolo preciso. C’era chi si occupava dell’acquisto, chi del trasporto, poi la distribuzione, il commercio, la vendita, l’offerta in vendita, intermediazione, cessione, ricezione a qualsiasi titolo, consegna e illecita detenzione di quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. La banda si occupava della distribuzione e cessione della sostanza sul territorio di Marano di Napoli a rivenditori all’ingrosso o minutanti delle singole piazze di spaccio, gestite per conto del clan Orlando, nonché distribuendo il narcotico anche nei comuni di Giugliano in Campania, Licola, Acerra, Varcaturo e nella provincia di Caserta. Specificamente: RAIOLA VITTORIO, TIPALDI MARCELLO E ESPOSITO PASQUALE EMANUELE il primo come capo – organizzatore supervisionando l’andamento delle piazze di spaccio e dell’intera organizzazione per conto del clan “Orlando” unitamente a TIPALDI, quest’ultimo quale promotore e organizzatore, con il compito di organizzare la distribuzione del narcotico per la gestione delle piazze di spaccio ai suoi coadiutori e con funzioni di controllo del territorio e dei pusher, ESPOSITO quale promotore con compiti di distribuzione e gestione dello stupefacente, della raccolta dei proventi dello spaccio, della distribuzione delle “mesate” agli affiliati, di tenere i rapporti con i capi – piazza e i principali spacciatori, RAIOLA a TIPALDI anche per la risoluzione di eventuali controversie sorte tra i consociati e con eventuali soggetti esterni, TIPALDI e ESPOSITO anche di assicurare il buon andamento degli affari illeciti attraverso il controllo ed il monitoraggio degli spacciatori; CESARO LUIGI, D’AMBROSIO MARIANO, CORRADO GENNARO, MARASCO ALESSANDRO quali affiliati, coadiuvavano ESPOSITO PASQUALE EMANUELE con compiti funzionali all’espletamento dell’attività tra cui il coordinamento delle piazze, la consegna dei quantitativi di sostanza stupefacente da destinare alla vendita al dettaglio, l’indicazione di disposizioni sul reclutamento di giovani spacciatori, l’indizione di riunioni per impartire nuove disposizioni, la raccolta del denaro illecitamente guadagnato dallo spaccio per il pagamento delle “mesate” agli affiliati, di controllo del territorio per l’eventuale presenza delle forze dell’ordine.
CARBONE PASQUALE rivestiva il ruolo di contabile e di custode dello stupefacente da consegnare ai pusher dell’organizzazione ESPOSITO MAURIZIO era il tenutario del deposito del narcotico dell’intera organizzazione, ossia un box sito in Marano di Napoli nonché si occupava di preparare la sostanza all’atto della distribuzione per Esposito Pasquale Emanuele. BUONO GENNARO, partecipe, titolare dell’officina di elettrauto ubicata a Marano metteva a disposizione del sodalizio i locali della propria attività che venivano utilizzati come appoggio logistico ove venivano lasciati i proventi dello spaccio di sostanze e stupefacenti e dove si svolgevano riunioni tra gli appartenenti all’organizzazione. TESSIER MICHELE, PINTO ANTONIO, DE MASE EMANUELE CARBONE GENNARO, MONTAGNA GIOVANNI, RUSSO MIRKO, ZACCARIA FEDERICO JUNIOR, CERULLO SABATINO, CERULLO RAFFAELE, GARGIULO LUCA partecipi, in qualità di pusher CAMPUS LUCIANO, partecipe, in qualità di pusher che alToccorrenza comprava anche all’ingrosso dall’organizzazione per vendere a terzi VALLOZZI DIEGO riceveva in maniera costante, anche a credito, ingenti quantità di narcotico dalla organizzazione al fine di alimentare una piazza di spaccio insistente a Licola che gestiva sotto il controllo del sodalizio ed in particolare di Esposito Pasquale Emanuele; SARNATARO MARCO riceveva in maniera costante, anche a credito, ingenti quantità di narcotico dalla organizzazione al fine di rifornire ed alimentare una piazza di spaccio insistente nell’area di Giugliano in Campania, che gestiva sotto il controllo del sodalizio ed in particolare di Esposito Pasquale Emanuele.
MARRANDINO GAETANO riceveva in maniera costante, anche a credito, ingenti quantità di narcotico (cocaina) dalla organizzazione al fine di rifornire ed alimentare una piazza di spaccio insistente nell’area di Giugliano in Campania, che gestiva sotto il controllo del sodalizio ed in particolare di Esposito Pasquale Emanuele; ZAMPELLA ANIELLO riceveva in maniera costante, anche a credito, ingenti quantità di narcotico (cocaina) dalla organizzazione al fine di rifornire ed alimentare una piazza di spaccio insistente nell’area di Maddaloni, che gestiva sotto il controllo del sodalizio ed in particolare di Esposito Pasquale Emanuele; MANZO AGOSTINO riceveva in maniera costante, anche a credito, ingenti quantità di narcotico dalla organizzazione al fine di rifornire ed alimentare una piazza di spaccio insistente nell’area di Marano, che gestiva sotto il controllo del sodalizio ed in particolare di un associato che non è stato individutato