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venerdì, Aprile 19, 2024
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La maledizione di Gomorra, tutti gli attori della serie finiti nei guai

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Può essere considerata una vera e propria maledizione quella che ha colpito alcuni dei membri del cast di Gomorra. Sarà l’immedesimarsi nel personaggio criminale, saranno i tanti giorni di riprese, ma qualcuno ha confuso il sottile limite tra finzione e realtà e si è fatto trascinare nel crimine al di fuori del set.

LA MALEDIZIONE DI GOMORRA

L’ultimo arresto è avvenuto nella giornata di oggi ad opera dei carabinieri della stazione di Qualiano. A finire in manette Saverio Carandente, il 49enne proprietario del ristorante Las Brisolas dove furono girate le scene di Gomorra-La serie. La stessa sorte, se non peggiore, è toccata a Giovanni Venosa, capoclan sul set, nella realtà nipote dell’esponente di spicco dei Casalesi Luigi Venosa.

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Oppure Bernardo Terracciano, che nella serie recitava il ruolo di un boss. A quanto pare non reciterà mai più, visto che nello scorso maggio è stato condannato all’ergastolo per duplice omicidio dalla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Come dimenticarsi di Susy Di Benedetto, che nella prima stagione di Gomorra interpretò la ragazza che eredita il negozio di abiti da sposa del padre e che viene poi ammessa sotto l’ala protettrice di donna Imma. Nella vita, è stata ritenuta complice in due rapine in banca, una a Pieve e una a Larciano; fu individuata grazie ad un tatuaggio che fu estrapolato dai video di sorveglianza.

Dalle stelle alle stalle è passato invece Salvatore Russo, l’attore che nella serie si occupava della ricerca e ‘addestramento’ delle nuove reclute, che costringeva a farsi sparare indossando un giubbotto antiproiettile come rito di iniziazione. E’ stato arrestato a Scampia nel corso di un blitz e riconosciuto come colpevole mentre faceva il palo a due spacciatori di eroina.

Infine, il giovane Danielino che in Gomorra recitò il ruolo di un giovane che abbandona il lavoro per cercare fortuna nella camorra. Detto fatto: nella vita reale si chiama Vincenzino e abbandona la scuola per cercare fortuna con Gomorra. Il ragazzo vive con la nonna, perchè i genitori sono in galera; e, una sera, accoltella un 21enne riducendolo in fin di vita. Dopo quel triste episodio Vincenzino si è riscattato ed ora ha ripreso a lavorare nel campo cinematografico, partecipando ad un cortometraggio.
A 19 anni è già tempo di una seconda vita per Sacchettino.

Nel ristorante di Gomorra, l’ultimo caso, sono state ritrovate una semiautomatica calibro 7.65, 33 calibro 9, 5.625 cartucce calibro 12 e 38 chilogrammi di hashish. Che ci sia effettivamente un legame riscontrabile tra i ruoli interpretati e la vita reale non possiamo saperlo; ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

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