Giovedì 4 settembre, alle ore 18.00, Villa Campolieto ospiterà l’inaugurazione della mostra La Platea dell’Umanità, la più ampia retrospettiva dedicata a Sarenco nel Sud Europa dopo la sua scomparsa nel 2017.
Promossa dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, in collaborazione con la Fondazione Sarenco e AR Project, la rassegna è curata da Oriano Mabellini e Franco Riccardo. L’allestimento, nelle sale monumentali della villa vanvitelliana, presenterà oltre 150 opere tra dipinti, collage, fotografie, materiali editoriali, video e documentazioni performative.
Figura radicale della poesia visiva e delle neoavanguardie internazionali, Sarenco (Isaia Mabellini, 1945–2017) ha intrecciato linguaggi artistici, editoriali e performativi, fondando la rivista Lotta Poetica e promuovendo progetti in Europa e in Africa. La sua opera, ironica e militante, ha sempre mirato a infrangere i confini tra parola e immagine, arte e politica.
Un aspetto centrale della retrospettiva sarà il legame con il continente africano, al centro di decenni di ricerca interculturale dell’artista. In questa cornice, durante l’inaugurazione verrà presentata in anteprima Continente Africa, grande esposizione internazionale sull’arte contemporanea africana prevista nel 2026, sempre a Villa Campolieto.
L’apertura sarà introdotta da un intervento critico di Giosuè Allegrini. La mostra sarà visitabile dal 5 settembre al 30 novembre 2025, con ingresso gratuito fino al 15 settembre. Un catalogo monografico, edito dalla Fondazione Sarenco, accompagnerà l’esposizione.
L’iniziativa conferma il ruolo della Fondazione Ente Ville Vesuviane, guidata da Gennaro Miranda, nel promuovere le Ville del Miglio d’Oro come poli culturali vivi e aperti al contemporaneo.