Sono 2 i superlatitanti ricercati dalla Procura di Napoli, infatti, si tratta di criminali che si sono resi autori di efferate vicende di sangue legate al terrorismo e alla camorra.
JUNZO OKUDAIRA: L’ATTENTATORE DI CALATA SAN MARCO
Il 14 aprile del 1988 fu condotto un attacco terroristico contro un circolo ricreativo a Napoli. Alle 19:49 una potente autobomba esplose davanti al club USO di Calata San Marco causando la morte di cinque persone e il ferimento di altre 15. Le vittime furono il venditore ambulante Antonio Gaezza, i passanti Assunta Capuano, Guido Scocozza e Maurizio Perrone, una portoricana militare statunitense in servizio presso la U.S. Navy di stanza a Napoli, la trentunenne Angela Simone Santos.
Tra i feriti ci furono anche quattro marinai americani e alcuni nordafricani. Junzo Okudaira fu uno dei tre membri dell’Armata Rossa Giapponese, lui fece detonare un’autobomba. L’uomo fu giudicato in contumacia negli Stati Uniti il 9 aprile 1993 per l’attentato.
RENATO CINQUEGRANELLA: DAI BRIGATISTI ALLA CAMMORA
Renato Cinquegranella è da tempo finito nella ‘most wanted’ del Ministero dell’Interno in compagnia di personaggi del calibro di Matteo Messina Denaro o Giovanni Motisi. E’ ricercato dal 6 ottobre 2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro. Avrebbe aiutato alcuni brigatisti rimasti coinvolti nel sequestro dell’assessore Ciro Cirillo, inoltre avrebbe dato ospitalità ad alcuni di loro nella sua villa di Castel Volturno.