Domani la Federico II conferirà la laurea magistrale “ad honorem” a Fulvio Filace, lo studente di 25 anni morto sulla Tangenziale di Napoli lo scorso 29 giugno mentre testava un’auto ibrida insieme alla professoressa Maria Vittoria Prati, anch’essa deceduta dopo l’esplosione.
Una laurea magistrale per Fulvio Filace, parla la madre: “Vogliamo giustizia, devono spiegarci perché mio figlio è morto”
Il professor Fabio Bozza, coordinatore del corso di laurea, nonché tutor del 25enne, presenterà la carriera accademica di Filace fino alla sua morte; seguirà poi la proclamazione della laurea magistrale honoris causa e l’intervento del Rettore dell’Università Federico II, il professor Matteo Lorito. Alla cerimonia interverranno e prenderanno la parola anche i rappresentanti degli studenti e i familiari di Fulvio Filace.
Ha parlato, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Rosaria Corsaro, mamma di Fulvio. E’ disperata, lei e tutti i familiari del giovane cercano giustizia e non riescono a spiegarsi come sia potuto avvenire l’incidente costato la vita al ragazzo.
“Una laurea non lo resuscita – dice Rosaria –. Sono tornata al lavoro per terapia, non potevo passare le giornate al cimitero. Ma non riusciamo a vivere, perché me lo hanno ammazzato e non lo accetto. È come se fosse una morte sul lavoro. Inaccettabile”. E poi ancora: “Non ci dormo la notte, non riesco a darmi pace. Dicono che era un ragazzo brillante e educato, ma non posso che chiedermi perché è morto. Dov’è la sicurezza sul lavoro, per chi fa un tirocinio universitario? Perché era lì? Di chi è la responsabilità? È una morte troppo assurda, la sua, perché era un ragazzo che stava facendo un tirocinio con ingegneri, con gente preparata. Sappiamo che stanno indagando, ma il processo non è ancora iniziato. Non è facile. Di mio figlio non si parla. Forse perché sono troppo riservata?”