Emergono dalla relazione annuale della Banca d’Italia dei dati particolari. Questi si focalizzano sugli effetti e le differenze che subisce lo stipendio delle donne lavoratrici sulla base della maternità. Ne risulta che donne che hanno dei figli a differenza delle colleghe che non ne hanno subiranno un abbassamento del 50% del loro stipendio.
I Dati parlano chiaro: Fare un figlio costa la carriera di una donna
Sulla base della relazione fornita dalla Banca d’Italia risultano delle nette differenze che insorgono sullo stipendio di una mamma rispetto a quello di una donna senza figli. Prendendo in considerazione, infatti, due donne aventi stessa età, uguali competenze e un medesimo stipendio di partenza nel caso in cui una delle due avesse un figlio i compensi cambierebbero. In una media di 15 anni la collega che ha avuto un figlio avrà uno stipendio inferiore del 50% rispetto alla collega. I dati di Bankitalia dimostrano che le mamme possono perdere fino all’80% del loro stipendio. Dopo due anni questo scende al 40% per poi risalire irrimediabilmente.
Il ruolo di mamma non deve precludere altre opportunità
Le mamme hanno il doppio della probabilità di perdere o lasciare il lavoro, alcune di loro hanno difficoltà a fare carriera mentre altre ancora restano disoccupate. Condizioni che favoriscono tali problematiche riguardano la mancanza di servizi per l’infanzia. Un altro problema sociale che contribuisce ad aggravare la situazione è la concezione che vede le mamme come genitore principale. In Italia, infatti, le donne tra i 25 e i 44 anni che hanno dei figli vi dedicano in media oltre cinque ore al giorno, quasi quattro ore in più degli uomini. Questa è una delle motivazioni che spiega il divario tra stipendio maschile e femminile.
La motivazione del calo dello stipendio
Bankitalia afferma che una simile realtà è in grado di pregiudicare le sorti della carriera di una donna. Ciò attribuisce considerevoli e variabili prospettive riguardo al suo futuro lavorativo. La motivazione di questa netta diminuzione trova le sue ragioni nella minoranza di ore lavorative portate avanti. Molto spesso una donna è costretta a lavorare meno ore e talvolta a passare al part time. Anche se questo non avvenisse la possibilità di fare carriera sarebbe molto più bassa rispetto alla possibilità delle donne senza figli.