La lotta al cosiddetto pezzotto è diventata una delle priorità della Serie A. In una intervista concessa al quotidiano Il Mattino, l’ad della Lega Luigi De Siervo ha denunciato il criminale fenomeno: “Dietro ai pirati c’è la camorra, la ‘ndrangheta, c’è il far west informativo che regna e fuori dall’Italia, ci sono almeno 300 milioni di euro che ogni anno finiscono nella tasche del crimine organizzato e non delle società di calcio“.
L’amministratore delegato nega, invece, un calo degli ascolti nonostante la tecnologia Iptv che ha rubato molti utenti: “Il numero di gare è esagerato. Ma non è colpa nostra: le partite che organizziamo come Lega sono sempre le stesse. Da anni. Abbiamo in corso una battaglia legale con la Fifa per il Mondiale per club. Ma anche con la Uefa è in corso una discussione: in pochi anni il numero delle partite della nuova Champions e delle nazionali è cresciuto in maniera vertiginosa“.
Quattro italiani su dieci usano il pezzotto, i dati sui pirati di partite e film
Nel 2023 il 39% degli adulti italiani ha commesso nel 2023 almeno un atto di pirateria, guardando illecitamente di film, serie, fiction, programmi o sport live. Il dato, che emerge dall’indagine sulla pirateria audiovisiva in Italia nel 2023 di Ipsos per conto di Fapav, è comunque di 3 punti percentuali inferiore rispetto all’anno precedente.
I numeri della pirateria
In totale si stimano circa 319 milioni di atti di pirateria contro i 345 milioni del 2022. I pirati sono più concentrati tra gli under 35, prevalentemente occupati, possiedono un livello di istruzione più alto rispetto alla media della popolazione italiana e sono geograficamente più concentrati al sud e nelle isole.
Tra gli adolescenti cala l’incidenza della pirateria (45% contro il 47% del 2022 e il 51% del 2021) e diminuiscono anche gli atti complessivi di pirateria (20,7 milioni) segnando un -14% rispetto al 2022. Tra i contenuti resistono i film (34%) scende invece tra i più giovani l’interesse a piratare contenuti legati allo sport live e alle serie tv e fiction.
Film piratati
Tra i contenuti più piratati ci sono i film. In calo la visione illecita di serie tv/fiction con un -14% rispetto al 2022. Per quanto riguarda lo sport live, a fronte di un’incidenza della pirateria stabile, gli atti crescono rispetto al 2021, ma diminuiscono rispetto al 2022, superando i 36 milioni. Nel 2023 sono state stimate 11,4 milioni di fruizione perse (+0,4 mln rispetto al 2021) con un danno economico complessivo di circa 285 milioni di euro.
Le statistiche sul pezzotto Iptv
Tra le diverse tipologie è la pirateria digitale la principale modalità di fruizione dei contenuti piratati (37%) ma, rispetto al 2022, è l’unica che scende leggermente (era 40% nel 2021 e 39% nel 2022). Pirateria indiretta e pirateria fisica restano stabili rispettivamente al 12% e al 9%. Le Iptv (Internet Protocol Television) illecite rappresentano una delle forme preferite da circa 11,8 milioni di italiani per accedere almeno una volta ai contenuti pirata, seguono lo streaming con il 18% e il download con il 15%.