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venerdì, Aprile 19, 2024
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Luminarie della discordia ad Ercolano, ma i commercianti le difendono: “Basta paragoni con Portici e Torre del Greco”

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“Luminarie di Natale scarne e approssimative”. Mentre l’anno scorso la polemica era nata sul ritardo dell’installazione, quest’anno ad Ercolano a scatenare i malumori dei cittadini e parte dei commercianti è il tipo di luci scelte, considerate un po’ troppo “povere”. Tanti sono i commenti ironici misti a rabbia di cittadini in strada e sui social che si aspettavano qualcosa in più da parte dell’Amministrazione e non solo.

C’è chi se la prende con i commercianti, altri con l’Amministrazione, e recriminano per le alte tasse che pagano e si chiedono come sia possibile che non ci siano fondi per decorare la città in occasione del Natale. Inevitabile, poi, l’accostamento con la vicina Portici. In tanti, infatti, paragonano le decorazioni delle due città definendo impietoso il confronto. I più catastrofisti definiscono addirittura Ercolano una città morta da cui bisogna andare via.

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A rendere la situazione ancora più grottesca è l’illuminazione a fasi alterne, funzionanti di giorno e spente, in alcune zone, di notte. Spegne le polemiche Ciro Santoro presidente dell’associazione “Ercolano Viva“: “Io non credo che le luminarie installate in città siano povere anzi le trovo anche abbastanza carine“. Poi spiega “È pur vero che quest’anno si è puntato più sulla quantità infatti rispetto agli anni scorsi le luminarie hanno raggiunto anche le periferie. Quello che invece ho trovato approssimativo è stata la gestione del montaggio, le luci infatti, in alcuni punti, potevano essere installate in maniera diversa. È un vero peccato che le due piazze principali (piazza Pugliano e piazza Trieste, ndr) siano state lasciate senza decori natalizi“.

Sul paragone con le città limitrofe afferma: “Purtroppo ad Ercolano abbiamo la tendenza a paragonarci con Portici e Torre del Greco. A differenza loro però non dimostriamo quasi mai amore verso il nostro territorio e anche la voglia di fare spesso latita e quindi si fa un’enorme fatica a dare slancio alla città“.

Cosa pensa della definizione di Ercolano come una città morta: “Spesso sento dire questa cosa e fa male. La nostra associazione è stata chiamata “Ercolano viva” proprio per smentire questa voce e fare in modo che la città possa essere vissuta in maniera concreta dai cittadini. Per farlo però servirebbe maggiore collaborazione tra commercianti e la stessa amministrazione ma spesso tutto ciò non accade“.

 

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