La malattia l’aveva costretta alla lontananza forzata dai suoi alunni. Con loro, però, fino alla fine è rimasta in contatto, con i bambini che ogni giorno le davano il buongiorno con un video-messaggio. Quel male che l’aveva colpita, però, non le ha lasciato scampo. Ci sono diverse comunità in lutto per la morte di Marika Magagnin, maestra di 47 anni, residente a Caorle (Venezia) ma spentasi lunedì scorso nella casa di famiglia a Premaor di Miane (Treviso). La maestra aveva abitato fino a pochi mesi fa a Fregona e aveva insegnato nella scuola primaria di Cappella Maggiore. I concittadini si sono stretti intorno alla famiglia di Marika Magagnin, che lascia il marito Guido, le figlie Silvia e Cristina, il papà Bruno, la mamma Ivana e la sorella Francesca. Ma anche i suoi amati alunni sono addolorati da una scomparsa così prematura.
La maestra Marika Magagnin, che stava anche preparando la sua tesi di laurea magistrale, aveva iniziato a settembre a insegnare alla primaria di San Donà di Piave e, fino a quando le forze glielo avevano consentito, era rimasta in presenza tra i suoi alunni. La malattia l’ha però costretta alla lontananza forzata, ma i suoi alunni le mandavano comunque il video-messaggio con il buongiorno e lei, quando parlava del terribile male che l’aveva colpita, diceva: «È una battaglia che non mi aspettavo di combattere. Ho capito ora che invece è e sarà una guerra… ma io vincerò»