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sabato, Aprile 20, 2024
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«M’aggia fa vatt a nu muccus», il retroscena sull’omicidio di Diamante

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Francesco Augeri è morto per aiutare un suo amico, pestato e accoltellato da tre
napoletani. A scatenare la scintilla una spallata e una frase: “Tagliati questi capelli ricchione”. Secondo una delle testimoni ascoltata dai carabinieri sarebbe stata quella la ‘scintilla’ che avrebbe poi portato alla morte di Augieri.

Una spallata, davanti alla statua di Padre Pio alla discesa Corvino, nel centro abitato di Diamante, è stata il movente di un omicidio. A raccontare il primo ‘contatto’ tra il gruppo di napoletani e l’amico di Augeri, proprio un’amica del giovane dai capelli lunghi
che indossava una felpa a strisce rosse. La ragazza era in compagnia del minorenne e di un’altra coppia quando il ragazzo, risalendo la rampa ha urtato F.D’A., senza un motivo apparente. Una spallata poi il minore della provincia di Caserta si è diretto verso il bar Ketty – forse inseguendo – proprio Criscuolo, per risalire alcuni minuti dopo insieme ad altri ragazzi. La prima testimone racconta ai carabinieri che arrivata dinanzi alla statua di
Padre Pio ha visto il ragazzo con il pantalone beige con la coscia sanguinante, mentre tutti
scappavano nella direzione opposta. «So che F. D’A. è amico di Francesco Schiattarelli – dice a ragazzina – che quella sera era al bar Ketty verso le 2,30, ma a Schiattarelli non l’ho visto risalire insieme agli altri. Non conosco i ragazzi che sono risaliti con F. D’A. dopo l’episodio della spallata. Posso solo dire che si trattava di sei o sette ragazzi presumo tutti minorenni».

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A fornire ulteriori dettagli alla ricostruzione, un’altra ragazza che sostiene di essere stata attirata da urla verso le 3, 30 provenienti dalla zona dove è situata la statua di Padre Pio dove ha visto tre ragazzi accanirsi contro un altro con un pantalone beige. «Il giovane che aveva ricevuto le percosse riusciva a divincolarsi e con una corsa fulminea mi sorpassava e giungevamo quasi simultaneamente al bar Ketty dove riscendevo pure io con gli altri
amici. In questo istante avevo modo di notare che il ragazzo perdeva sangue dai glutei mentre correva». La testimone racconta poi che il ragazzo ferito, arrivato al bar Ketty ha chiamato un suo amico (Augeri,ndr) chiedendogli aiuto. «M’aggia fa vatt a nu muccus” (Mi devo far picchiare da un moccioso, ndr)».

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