Avrebbe respinto le accuse il giovane, classe 2005, ritenuto l’autore del ferimento di altri due ragazzi domenica scorsa sullo scoglione a Marechiaro. Il giovane, figlio di uno storico boss di Miano recentemente condannato, accompagnato dal suo legale avrebbe dichiarato che il coltello che avrebbe ferito gli altri due giovani non era suo e che sarebbe caduto a qualcun’altro nella ressa scatenatasi sugli scogli. Il 16enne è ora in stato di fermo con l’accusa di aver tentato di uccidere i due giovani. Nelle prossime ore il provvedimento dovrà passare al vaglio del giudice per la convalida. L’amico che era insieme a lui è stato denunciato a piede libero. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, poco meno di un anno fa, a litigare con uno dei due giovani feriti per questioni sentimentali legate ad una ragazzina. Intanto, secondo alcune indiscrezioni trapelate, alcuni giovani sarebbero stati convocati in questura a Napoli per essere ascoltati dagli investigatori. Il quadro è in piena evoluzione.
Ragazzi feriti a Marechiaro:«Il coltello non era mio», il figlio del boss di Miano respinge le accuse
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