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giovedì, Aprile 25, 2024
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Giornalista casertano s’inventa agguati e minacce della camorra, Mario De Michele indagato dalla DDA

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Il direttore del giornale “Campania Notizie”, Mario De Michele, indagato per simulazione di reato. Colpo di scena nelle indagini nate dopo le denunce del giornalista casertano.  L’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco contro la sua auto e la sua abitazione in due distinti episodi hanno allertato il pool anticamorra. Secondo la Dda di Napoli i due proiettili rinvenuti nella casa di Cesa la notte del 4 maggio sarebbero stati esplosi dal giornalista.

L’attenzione su Mario De Michele si accese nel novembre scorso quando denunciò di essere stato vittima di un vero e proprio agguato intimidatorio per mano di sconosciuti che esplosero contro la sua auto almeno 10 colpi d’arma da fuoco. Trasmissioni come Le Iene, Storie Italiane e Agorà si occuparono dell’episodio e indagarono sulle inchieste che il giornalista stava portando avanti. Il presunto agguato tra Succivo e Gricignano d’Aversa è in queste ore al centro delle indagini della Dda. E’ al vaglio la compatibilità dei proiettili rinvuti nella vettura crivellata di colpi con quelli trovati nella casa di Cesa. In tal caso anche il primo episodio si andrebbe ad aggiungere all’indagine per simulazione di reato nei confronti del direttore De Michele.

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L’indagine

Le indagini sono state assegnate al sostituto procuratore Fabrizio Vanorio del pool anticamorra, è stata seguita anche dal Procuratore Gianni Melillo e da Luigi Frunzio. Sabato scorso si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e ha già stabilito di proporre all’Ucis di togliere la scorta a Mario De Michele. La misura fu intrapresa in occasione del primo episodio. Mario De Michele, ieri ha pubblicato un articolo, sul suo sito, annunciando “un passo di lato”, parlando di “stanchezza fisica e mentale”. Ha poi chiesto scusa “a magistratura, carabinieri, prefettura” e ha annunciato e di volersi dedicare alla famiglia. “So già che in tanti non mi crederanno. Fa nulla. Vi saluto col biglietto d’addio di uno scrittore italiano sottovalutato: “Non fate troppi pettegolezzi”.

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