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venerdì, Marzo 29, 2024
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Camorra. Davide Tarantino ucciso e sotterrato a Melito: vittima della faida dei ‘ras’

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Il suo corpo è stato trovato senza vita in un terreno tra Melito e Giugliano. Si risolve così il caso della sparizione di Davide Tarantino, 44enne sparito da Melito il 26 febbraio del 2016 e su cui le forze dell’ordine si erano concentrate come un caso di “lupara bianca”. “Dadà” sparì nel nulla nel pieno di una guerra intestina al clan Amato-Pagano che tra l’inizio del 2016 e la metà del 2017 segnò un regolamento dei conti interno al clan. Davide Tarantino, all’epoca 44enne, scomparse a pochi mesi dall’omicidio di Luigi Di Rupo e secondo molti, la morte di Tarantino sarebbe legata proprio all’omicidio di via Po del 5 gennaio del 2016, appena un mese e mezzo prima della morte del 44enne. La D.D.A. di Napoli ha scandagliato un fondo di via Madonna delle Grazie, probabilmente su indicazione di una nuova “gola profonda” del clan che ha fornito luogo e circostanze per il ritrovamento del cadavere dell’esponente del clan.

A dare l’allarme e a presentare una denuncia di scomparsa era stata la moglie dell’uomo. La donna si era recata dai carabinieri della tenenza di Melito per segnalare la scomparsa dell’uomo, sin da subito era stata allertata la Dda. Aveva spiegato agli inquirenti che il marito era uscito di casa come sempre con la Fiat Panda blu metallizzata a lei intestata. E non aveva fatto più ritorno a casa. La consorte aveva anche tentato di rintraccialo tramite il cellullare ma il telefonino del marito risultava non raggiungibile. Già dalle prime ore, la sua scomparsa fu associata alla lotta intestina agli Scissionisti di Melito. Il 44enne era uno degli attori principali del traffico di droga tanto da far incentrare le indagini non tanto sul mondo dei pusher quanto su quello dei capipiazza. All’epoca, erano Ciro Mauriello, Pietro Caiazza e i fratelli Cancello a contendersi il controllo delle piazze.

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Davide Tarantino, probabilmente, non si è mai mosso da Melito e la mossa di far ritrovare la sua Panda nelle vicinanze del Lago Patria fu solo un depistaggio. Oggi dopo due anni e mezzo, Davide Tarantino rientra nella lista delle vittime della faida interna agli Amato-Pagano.

 

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