venerdì, Agosto 15, 2025
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Morte di Arcangelo Correra, indagato il cugino: è il 19enne Renato Caiafa

Sarà sottoposto a fermo Renato Caiafa (fratello di Luigi ucciso durante un tentativo di rapina nell’ottobre del 2020). Caiafa risponde di porto abusivo di arma, detenzione e ricettazione. Il giovane è dunque ufficialmente indagato dell’omicidio di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso la scorsa notte per un colpo di pistola partito dalla pistola che Caiafa stava maneggiando. Sarebbe stato lo stesso Caiafa a raccontare agli investigatori della squadra mobile (dirigente Giovanni Leuci) e in particolar modo quelli della Omicidi (guidati dal vice questore aggiunto Luigi Vissicchio) la dinamica di un assurdo e stupido gioco di morte. Maneggiamento improprio di una pistola: un colpo partito e un ragazzo di 18 anni non c’è più. Questa la probabile dinamica dell’omicidio di Arcangelo Correra, l’incidente sarebbe stato causato dallo scarrellamento dell’arma perciò gli agenti hanno rinvenuto un bossolo sull’asfalto. Lo stesso Caiafa, insieme ad un altro ragazzo, era in compagnia di Arcangelo quando in piazzetta Sedil Capuano dopo uno scarrellamento dell’arma sarebbe partito il colpo fatale che non ha lasciato scampo ad Arcangelo. Per tutto il pomeriggio gli investigatori hanno ascoltato il giovane presentatosi spontaneamente negli uffici di via Medina: ai poliziotti Caiafa avrebbe rivelato di non essersi reso conto subito di ciò che era accaduto. A convincerlo a costituirsi sarebbe stata la zia a cui avrebbe confidato:”Ho perso un altro fratello”. Durante l’interrogatorio il giovane (che ha contribuito a far ritrovare la pistol, una 9×21) avrebbe avuto una crisi di pianto e avrebbe ribadito di non aver avuto alcuna intenzione di uccidere il cugino.

Un urlo e uno sparo

Un urlo e uno sparo alle 4.15 del mattino. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che Arcangelo stesse giocando con una pistola in compagnia del suo gruppo di amici. I ragazzi avrebbero scarrellato la pistola – il che spiegherebbe anche la presenza di un proiettile a terra – quando è poi partito il colpo fatale.

Troppo gravi le ferite

Troppo gravi le ferite alla testa, il 18enne Arcangelo Correra è morto all’ospedale Vecchio Pellegrini durante la mattina. Amici e parenti affollavano la strada in cui si trova la casa di Arcangelo Correra, le grida di dolore a tratti rompono una quiete surreale. Con gli occhi gonfi di lacrime, i volti raccontano la disperazione per l’ennesima, inspiegabile tragedia che ha tinto di rosso le strade di Napoli.

Chi era Arcangelo Correra

Arcangelo Correra, di appena 18 anni e incensurato, come tutti i coetanei andava ancora a scuola ed era appassionato di calcio. Studiava per diventare fotografo e viene descritto da tutti come un bravissimo ragazzo, tranquillo ed educato. Il padre e la madre, Alessandro e Antonella, sono commercianti e hanno un negozio nei pressi del luogo dell’omicidio. Sui loro profili social c’è un video con una sequenza di foto pubblicate lo scorso 25 ottobre, giorno in cui Arcangelo ha compiuto 18 anni. Nel post un commento: “Diciotto anni di puro amore“, che sottolinea quanto la famiglia fosse unita.

Secondo quanto raccontato, il giovane sarebbe cugino di Luigi Caiafa, rapinatore 17enne assassinato da un poliziotto il 4 ottobre 2020 nel corso di una rapina.

Lo zio di Arcangelo

La straziante dichiarazione dello zio di Arcangelo Correra, 18enne ucciso sta notte da un colpo di pistola alla testa. Il giovane viene descritto dallo zio come un ragazzo semplice, educato e di buon cuore, senza alcun tipo di legame con la criminalità. Proprio per questo, la sua uccisione, appare ancora più inspiegabile e inconcepibile.

Arcangelo andava a scuola e, ogni tanto, dava una mano al padre al negozio di souvenir di loro proprietà. Si ritrovava spesso con gli amici nella piazzetta Sedil Capuano, dov’è stato assassinato. “Per lui esistevano solo la famiglia, gli amici e il pallone“.