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Morte di Francesco Pio Maimone, due ragazze aiutarono Valda a fuggire

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Ad aiutare nella fuga Francesco Pio Valda, presunto assassino dell’innocente Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo scorso a Mergellina, c’erano due giovani donne. Due ragazze, che facevano parte del gruppo di soggetti che hanno sostenuto il presunto killer nella fase più difficile della notte di follia e tragedia nella zona degli chalet: nelle ore culminate – secondo la Procura – nella scomparsa dell’arma e nel falò delle scarpe griffate, quelle, per intenderci, che hanno provocato la lite poi sfociata nei colpi di pistola che hanno ucciso un ragazzo di 18 anni. Sono questi i particolari che emergono dall’inchiesta sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, nel corso delle indagini condotte dalla Procura di Napoli. La notizia è stata lanciata da Il Mattino.

Il video che immortala il momento prima degli spari

C’è poi un video, allegato ad un’informativa delle forze dell’ordine, che immortalerebbe solo alcuni momenti di quella sera. Nell’informativa invece viene ricostruita la dinamica con Valda, spalleggiato dai suoi amici di Barra (vicini al clan Aprea), litigare con soggetti legati al rione Traiano, dopo aver protestato per una macchia su un paio di scarpe griffate. La lite si sposta poi in strada, dove il giovane riceve un calcio da un uomo di circa 50 anni, con precedenti penali, che ha di recente lasciato il carcere dopo sette anni di reclusione (per fatti di droga, legato al clan di rione Traiano). A questo punto prova a defilarsi, sta avendo la peggio, quando estrae la pistola ed esplode tre o quattro colpi. Questo dunque il resoconto fornito dall’informativa in cui sono presenti due ragazze che avrebbero fornito appoggio a Valda che attualmente è recluso nel carcere di Secondigliano.

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