È con profondo dolore che venerdì 21 novembre 2025 il mondo della musica e della cultura italiana piange la scomparsa di Ornella Vanoni, figura leggendaria della canzone leggera e interprete dal talento straordinario. Aveva 91 anni.
La cantante, attrice e conduttrice televisiva milanese, attiva dal 1956, ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. Con una carriera che ha superato i sessant’anni, ha pubblicato oltre cento progetti, tra album, EP e raccolte, e venduto più di 55 milioni di dischi.
Musica italiana in lutto, è morta Ornella Vanoni
Lontana da stili stereotipati, Vanoni ha sempre avuto una voce sofisticata e riconoscibile, capace di esplorare una varietà di generi: dai brani delle “Canzoni della mala”, al pop d’autore, dalla bossa nova al jazz. Ha collaborato con nomi prestigiosi del jazz internazionale, tra cui George Benson, Herbie Hancock, Ron Carter, Lee Konitz, e molti altri. Allo stesso tempo, ha intrecciato la sua strada con grandi autori italiani come Gino Paoli, Fabrizio De André, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Paolo Conte e tanti altri.
Nel corso della sua carriera ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, ottenendo ottimi piazzamenti: seconda nel 1968 con “Casa bianca”, quarto posto in altre tre occasioni. Grazie al suo contributo artistico, è diventata la prima artista ad aver ricevuto il Premio Città di Sanremo alla carriera. Inoltre, è stata premiata dal Club Tenco con ben tre riconoscimenti, inclusi due Premi Tenco come cantautrice.
Quest’anno, nei suoi ultimi mesi di vita, Vanoni aveva parlato spesso del tempo che passa con una lucidità e una leggerezza che commuovevano. In un’intervista a Verissimo aveva detto: «Per me la morte è vicina… voglio vivere finché do qualcosa alla vita e la vita dà qualcosa a me».
Ornella Vanoni lascia un vuoto enorme, ma anche un’eredità immensa: una voce, uno stile, una personalità che hanno attraversato epoche, emozionando generazioni. Il suo nome resterà scolpito fra i pilastri della cultura musicale italiana.


