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giovedì, Aprile 25, 2024
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Napoletano ucciso a Città del Messico, Salvatore faceva lo stesso lavoro dei 3 scomparsi

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È napoletano Salvatore De Stefano, il 35enne assassinato in un ristorante di Città del Messico, «La Bella Donna» nel quartiere di Cuauhtemoc nel centro della capitale messicana. I media locali rendono noto che l’agguato è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, quando un uomo armato ha sparato molti proiettili  contro Salvatore De Stefano – che era insieme a due suoi amici italiani – mentre stava pagando il conto.

All’arrivo dei soccorritori Stefano era ancora in vita, ma è deceduto mentre veniva trasferito in ospedale. Gli amici Luca e Domenico, 35 e 55 anni, sono rimasti illesi e non hanno rilasciato dichiarazioni dopo l’agguato. Un impiegato del locale, non lontano dal centrale Paseo de la Reforma, ha dichiarato che «durante la sparatoria si sono sentite imprecazioni e maledizioni in italiano», il che fa pensare che l’assassino fosse un suo connazionale. Dopo aver sparato il killer è fuggito a bordo di una motocicletta guidata da un complice che lo aspettava.

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Gli inquirenti, come ha riportato il giornale «El Universal», non escludono che il movente dell’omicidio sia una vendetta privata legata all’attività commerciale della vittima che – secondo le ricostruzioni della polizia – avrebbe venduto macchinari cinesi spacciandoli per tedeschi. Un altro quotidiano «La Silla Rota» pubblica la foto, presa dalle telecamere di vigilanza, del presunto killer, un uomo tra i 25 e i 30 anni con un giubbotto nero ed un berretto.

Il settore dell’import ed export di macchinari è anche quello in cui erano impegnati Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo, i tre napoletani scomparsi nel gennaio del 2018 in Messico. Secondo le autorità locali, che nel febbraio dello scorso anno arrestarono 4 agenti della polizia di Tecalitlan sospettati di aver fermato i tre per consegnarli ad un gruppo armato, i tre italiani erano dediti alla vendita di prodotti contraffatti. La loro scomparsa è avvenuta in una zona considerata un feudo del Cartel Jalisco Nueva Generación, una delle organizzazioni criminali più potenti del Messico, dove non è raro che gli agenti della polizia locale agiscano al servizio di tali gruppi.

«L’Ambasciata d’Italia a Città del Messico, in stretto raccordo con la Farnesina e con le autorità locali, segue con la massima attenzione il caso di Salvatore De Stefano, deceduto nella capitale messicana». È quanto rende noto la Farnesina, sottolineando di essere «in contatto con la famiglia del connazionale per garantire ogni possibile assistenza

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