Tristezza a Napoli, in particolar modo nell’area Flegrea, per la scomparsa di Raffaele Peltrini. Autista degli autobus per la ditta ANM, è stato in servizio per oltre 20 anni. Era molto conosciuto e molto noto tra i suoi colleghi così come tra i passeggeri, che lo descrivono come una persona buona, disponibile con tutti e sempre con il sorriso.
Era conosciuto con il soprannome “D’Artagnan”, per la sua somiglianza con il celebre personaggio de “I tre Moschettieri”.
Questo il post di cordoglio pubblicato da Marco Sansone, segretario generale dell’USB:
FOLLIA A NAPOLI, VUOLE SUPERARE IL BUS E AGGREDISCE LA GIOVANE AUTISTA
[DAL NOSTRO ARCHIVIO] – Nella mattinata del 5 gennaio un uomo di circa quarant’anni alla guida di un’auto diretta verso piazza Carlo III, non riuscendo a sorpassare un autobus per motivi dovuti alla larghezza della strada, alla viabilità ed alla necessità del mezzo ANM di effettuare le fermate per la salita e la discesa dei passeggeri, ha cominciato a suonare ripetutamente il clacson, pretendendo di sorpassare.
La lavoratrice, una giovane autista proveniente da agenzia per il lavoro somministrato, in servizio per ANM da pochi anni, messa fortemente sotto pressione, è riuscita ad accostare il più possibile in uno dei pochi punti della strada in cui più era possibile.
L’autista dell’auto, dopo esser riuscito quindi ad effettuare il sorpasso, si è fermato davanti all’autobus ed ha cominciato ad inveire contro l’autista, minacciandola, offendendola e tentando anche di aggredirla fisicamente entrando dalla porta anteriore.
Ovviamente l’autista non ha aperto la porta ed è rimasta quanto più calma possibile.
L’uomo, a quel punto, è ripartito, ma ha continuato ad infastidire la lavoratrice, bloccandosi più volte davanti all’autobus e non smettendo di minacciare l’autista, sempre più scossa e preoccupata.
Dopo essere giunti a Piazza Carlo III, l’uomo, la cui vettura era piena di fiori, si è diretto verso il cimitero di Poggioreale, mentre l’autobus ha continuato la corsa tornando indietro.
La lavoratrice, nonostante fosse molto scossa, riusciva a completare il viaggio arrivando all’attestamento, da lì avvisava dell’accaduto la sala operativa, ma non riusciva a continuare il servizio visto il suo stato di preoccupazione ed agitazione.
Successivamente si portava presso la stazione dei carabinieri per sporre denuncia.


