La Corte di Appello di Napoli ha provveduto alla scarcerazione dei fratelli Salvatore e Raffaele Imparato disponendone la sostituzione della misura con quella degli arresti domiciliari. I due rispondevano dell’ipotesi di tentato omicidio nonché del reato di sfregio permanente. I giudici hanno ritenuto di escludere l’aggravante dei futili motivi nonché di concedere le attenuanti generiche nella massima estensione, provvedendo a ridurre sensibilmente la pena per Imparato Raffaele si è passati dalla pena anni 8 e mesi due in primo grado alla pena di anni 5 mesi 4 di reclusione, mentre per Imparato Salvatore si è passati da una pena in primo grado di anni 6 mesi 2 di reclusione a anni 4 mesi 7 di reclusione.
Originariamente il Pm contestava ai due imputati di aver aggredito con l’utilizzo di un coltello la cugina e il marito della stessa, nei pressi della propria abitazione al Rione Amicizia, aggressione che stava costando la vita alla coppia di coniugi. Ad avere la peggio fu l’uomo, accoltellato al ventre e colpito al petto con una martellata. La moglie, invece, fu ferita al volto con un martello, che causò uno sfregio permanente.
La gravità delle ferite costrinsero l’uomo al ricovero al Cto, dove venne sottoposto a intervento chirurgico che gli salvò la vita.
La Corte di Appello, in accoglimento dei rilievi difensivi proposti dall’Avv. Salvatore D’Antonio, difensore di entrambi i germani, ha pertanto disposto la sostituzione della misura carceraria con quella degli arresti domiciliari.