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sabato, Aprile 20, 2024
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La favola di Simeone, la potenza di Anguissa e le meraviglie di Kvara: il Napoli sbalordisce l’Europa

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L’urlo “the Champions” ha dato la giusta carica agli azzurri in una partita che rimarrà impressa per molto tempo nelle menti dei tifosi di Napoli e Liverpool, sebbene per motivi ben distinti. L’undici di Spalletti ha annichilito al suo esordio stagionale nella competizione i Reds, vice-campioni d’Europa, grazie ad una straripante prestazione. Al Maradona Zielinski ha imbucato il portiere Alisson per ben 2 volte ed ha servito a puntino un assist per il momentaneo 2-0 firmato da Andrè Frank Zambo Anguissa. A concludere i giochi ci ha pensato Simeone, su assist di Kvara, in gol al suo esordio in Champions, subentrato ad un infortunato Osimhen.

Un Liverpool fragile e disunito concede 2 rigori e 4 goal al Napoli

Ai fini del risultato ha contributo anche la prestazione decisamente negativa degli ospiti.  Sono sembrate evidenti, infatti, le difficoltà in difesa di Joe Gomez, che ha commesso diversi errori in partita. Come quello sul palo di Osimhen sull’1-0 o quello sfruttato da Kvaratskhelia che ha servito a Simeone l’assist del 3-0. Problemi anche per Virgil Van Dijk, che è sembrato ben lontano dal difensore arrivato secondo al pallone d’oro 2019. E’ stato lui, infatti, a causare il rigore per un pestone su Victor Osimhen, poi sprecato dall’attaccante nigeriano.

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I giovani azzurri emergono con carattere: Anguissa e Kvara i top

Tra i migliori in campo sicuramente il georgiano Khvicha Kvaratskhelia, che sul palcoscenico più importante d’Europa non si è fatto trovare impreparato, sfoggiando una prestazione da capogiro. Non sono mancati commenti e apprezzamenti per lui dagli esperti di calcio di tutto il mondo.  Michael Owen, Pallone d’Oro 2001, lo ha definito a BT Sport un “Hurricane” (uragano), che “ha fatto a pezzi la fascia destra del Liverpool e un top come Alexander-Arnold“. Gary Lineker lo ha definito un giocatore “giovane ed entusiasmante..” “è tanto difficile giocarci contro quanto pronunciare il suo nome“. I complimenti sono arrivati anche dalla stella francese Thierry Henry e dall’ex tecnico del Napoli Rafa Benitez. Secondo l’allenatore spagnolo è “probabilmente il miglior giocatore in Italia“. Riconoscimenti dalla stampa internazionale sono arrivati anche per Anguissa e Lobotka, che hanno dominato le zone centrali del campo.

Un sogno che si avvera per il Cholito Simeone

Una bella storia che ha fatto risonanza in giro per il mondo è anche quella di Giovanni Simeone, figlio del Cholo tecnico dell’Atletico Madrid, chiamato ieri a sostituire l’infortunato Osimhen. “He came, He delivered“, si potrebbe dire con un proverbio – giustamente – all’inglese, che tradotto significa: “é entrato, ha consegnato“. Infatti l’italo-argentino è subentrato e ha segnato un gol al primo pallone toccato. Ma il suo goal è stato reso speciale dal significato personale datogli dal calciatore.

Infatti il Cholito, in lacrime dopo la sua rete, ha baciato il tatuaggio del simbolo della Champions League che ha sul braccio. “Avevo 13 anni quando ho fatto il mio primo tatuaggio, il logo della Champions League della quale ero un fan assoluto” – ha raccontato un emozionato attaccante azzurro nel post gara. “Papà non voleva, mamma mi chiese il motivo. Risposi: ‘Perché il giorno in cui ci giocherò e segnerò il primo gol, allora potrò baciarlo” E così è stato: goal al primo tocco e esultanza con bacio sul polso.

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