Dal 20 marzo al 6 luglio, il Palazzo Reale di Napoli ospiterà una mostra su Pino Daniele.
Spiritual è un progetto culturale che nasce dall’idea di voler esplorare il mondo artistico di Pino Daniele con uno sguardo socioculturale. Per la prima volta il mascalzone latino, decimo album dell’artista, viene raccontato attraverso un mosaico di contenuti audiovisivi, documenti inediti e materiali dell’artista. Sarà un esposizione inedita con installazioni scenografiche che ha concesso la Fondazione Pino Daniele.
L’organizzazione della mostra
La mostra sarà divisa in due parti che corrisponderanno a due aree tematiche differenti. La prima parte va dal 1955 al 1977, anno di pubblicazione del suo primo album Terra Mia, con la scenografia di un tipico club notturno degli anni 70, consentendo ai visitatori di scoprire alcuni luoghi di esordio dell’artista. La seconda parte va dal 1977 al 2014 con un percorso cronologico che intreccia la sua evoluzione musicale, con focus sulle collaborazione di Pino Daniele.
La mostra, ha detto Alessandro Daniele, “È un progetto di ricerca, come lo erano i suoi album, che erano tutti progetti di ricerca musicale. In questo caso, anche la mostra è un progetto di ricerca sull’uomo, sull’artista, ma anche un invito a riflettere, a ragionare, a pensare, a guardarci dentro sulla nostra identità culturale, un invito ha essere più spirituali”.
Federico Vacalebre inoltre ha ricordato ” Pino Daniele è nato in questa piazza, quando il 19 settembre del 1981 si autoconvocarono duecentomila napoletani per ascoltare la sua musica. La stessa nella quale gli abbiamo detto addio”. Questo spiega il perché di Palazzo Reale.
Massimo Osanna, direttore generale Musei Ministero della Cultura, ha affermato che Pino Daniele, con il suo linguaggio unico, ha saputo rappresentare l’identità di una città, di una regione, di un intero Paese. “Cantando la lingua di Napoli, l’ha trasformata nella lingua del mondo, mescolando il blues con le radici mediterranee, la musica nera con l’anima più autentica della sua terra”.