Stamattina Angelo Napolitano ha pubblicato un video su Tiktok dopo il blitz della Guardia di Finanza. “Siamo regolarmente aperti e svolgeremo il nostro lavoro. Sapevo dell’indagine e dimostrerò la mia regolarità. Ho piena fiducia nella Giustizia“. Tra i beni finiti sotto sequestro ci sono un immobile a Gianturco e uno yacht di 16,5 metri, entrambi risultati intestati fittiziamente a terzi.
Telefonini venduti a prezzi stracciati, il trucco usato da Napolitano Store
La Guardia di Finanza ha svelato il trucco usato da Napolitano Store per poter vendere i telefonini a pezzi stracciati. La vantaggiosa vendita alla clientela si concretizzava solo attraverso il pagamento in contanti e, preferibilmente, con banconote da 100 euro. In questo caso, al compratore veniva consegnata una bolletta priva di validità fiscale.
Il documento fiscale era molto simile ad un normale scontrino. Infatti era emesso con un apposito software in cui era indicato il codice Imei del telefonino venduto. La doppia contabilità permetteva dunque di giustificare l’uscita dal magazzino della merce, monitorare le vendite effettuate e assicurare agli acquirenti l’eventuale sostituzione dei prodotti.
Le fatture false per il nero e i prezzi stracciati
Le false fatture e l’evasione dell’IVA servivano a giustificare contabilmente le vendite “in nero” a prezzi più bassi rispetto a quelli proposti delle grandi catene concorrenti. Per uno smartphone di ultima generazione il prezzo proposto da Napolitano Store al pubblico era inferiore anche di 400 euro rispetto a quelli mediamente praticati sul mercato.
Telefonini venduti a pezzi stracciati, svelato il trucco di Napolitano Store


