Verifiche da parte del Nas di Napoli, coordinate dal tenente colonnello Alessandro Cisternino, quelle eseguite nella giornata di ieri nell’ospedale Cardarelli. Il motivo: accertare l’eventuale presenza di criticità legate all’assistenza sanitaria.
La visita dei militari è legata, secondo quanto si apprende, al momento particolarmente difficile che sta attraverso dell’area di urgenza del più grande ospedale del Sud Italia, che ha spinto i medici del reparto a lanciare un vero e proprio grido d’allarme, con l’invio, all’attenzione della direzione, di una missiva nella quale sono state annunciate le dimissioni. Analoghi controlli, sempre esclusivamente di natura conoscitiva, sono stati eseguiti dai militari del Nucleo anche nel Secondo Policlinico. (ANSA).
Emergenza barelle al Cardarelli, 25 medici si dimettono per protesta: “Non possiamo lavorare così”
Protesta dei medici del pronto soccorso all’Ospedale Cardarelli di Napoli. Come si legge sul sito di La Repubblica, ben 25 medici protocollano le proprie dimissioni perché “nelle condizioni date non siamo più in grado di svolgere il nostro lavoro e dare una assistenza adeguata e dignitosa ai pazienti”. Queste le parole rilasciate al quotidiano da Pino Visone, delegato aziendale della Cgil medici.
La situazione, come denunciata anche da Francesco Emilio Borrelli sulla propria pagina Facebook, non consente ai medici di assistere adeguatamente i malati. I pazienti si presentano in ospedale bisognosi di assistenza ma i medici, nonostante si facciano letteralmente in quattro, non riescono a sopperire alla mancanza di operatori. E, quindi, a seguire quindi tutti i pazienti come dovrebbero. “Borrelli, le mando una foto del pronto soccorso al Cardarelli dove la situazione è oscena. Non ci sono posti e soprattutto non c’è abbastanza personale medico. Mio padre è malato di tumore e lo tengono lì nella stanza del pronto soccorso perché non hanno posti liberi”. Questo è quanto si legge sul profilo social del consigliere.