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giovedì, Aprile 18, 2024
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Nascondeva un telefonino nell’ano, ricoverato detenuto di Napoli

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Aveva un telefonino nell’ano, ricoverato detenuto di Napoli. Si è reso necessario l’intervento di un’ambulanza nella notte nel reparto Tevere del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Un detenuto di circa 30 anni, originario dell’area nord della provincia di Napoli, ha detto di avere un corpo estraneo nell’ano, come riporta il sito CasertaC’è si tratta probabilmente di un cellulare. L’ambulanza lo ha soccorso e portato al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta per l’esecuzione degli esami necessari.

LA SCOPERTA DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

“Ieri, nel settore Colloqui dell’istituto sammaritano, l’attenzione dei Baschi Azzurri è ricaduta su un detenuto dal fare sospetto al termine del colloquio avuto con la moglie. L’uomo, sottoposto ad un meticoloso controllo, non poteva fare altro che consegnare un cellulare che era nascosto nelle parti intime. Il detenuto veniva denunciato alla Autorità Giudiziaria competente. Il SAPPE Campania esprime il proprio compiacimento ai colleghi in servizio presso l’Istituto di Santa Maria Capua Vetere”.

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Il segretario generale del SAPPE Donato Capece, inoltre, ricorda che “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Nonostante la previsione di reato prevista dal art. 391 ter del Codice penale di recente emanazione per l’ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche, come la schermatura delle Sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”.

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