Salvatore Tamburrino non era un affiliato qualunque. Salvatore Tamburrino faceva parte di una ristretta cerchia di personaggi ritenuti tra i fedelissimi della famiglia Di Lauro. Una fedeltà venuta meno dopo quattordici anni di latitanza. L’uomo, dopo aver ucciso la compagna Norina Matuozzo a Melito, si è costituito offrendo agli inquirenti la traccia decisiva per la cattura del suo boss ‘aiutato’ indirettamente anche da una serie di telefonate tra affiliati intercettate dagli inquirenti che li hanno portati dritti al covo di via Emilio Scaglione. Ma chi è Salvatore Tamburrino? Classe 1977, credciuto nel Rione dei Fiori, il famigerato Terzo Mondo (precisamente in via Gerusalemme Liberata), Tamburrino frequenta fin da giovanissimo lo stesso Marco Di Lauro e il fratello Cosimo diventando nel tempo una sorta di ‘chioccia’ per un altro fratello, Salvatore ‘Terremoto’.
L’uomo, durante le fasi più cruente della faida, subì anche un agguato a cui sfuggì miracolosamente. Di lui hanno parlato ai magistrati sia Antonio Accurso che Mario Pacciarelli:”Tamburrino ha solo per il clan preso parte a traffìci di droga. L ‘ho incontrato per due volte dopo la sua recente scarcerazione. Attualmente il clan Di Lauro e dunque Salvatore fanno i cosiddetti passaggi di mano ossia vendono la droga” questo quanto dichiarato da Accurso. Più vago l’altro pentito eccellente di Secondigliano vecchia, Pacciarelli:”Aveva contatti diretti con noi della Vanella Grassi, parlava con con noi del livello di droga che dovevamo fornire alla piazza dei Di Lauro al Terzo Mondo.

