“Nella cocaina c’è cemento, urina di maiale e kerosene”, l’allarme del neo procuratore di Napoli Nicola Gratteri

“Dentro la cocaina c’è anche cemento, urina di maiale e kerosene. Da beige, la fanno diventare bianca per essere più appetibile sul mercato“. Così Nicola Gratteri ospite di Accordi&Disaccordi il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi in onda sul Nove sabato alle 21.25, ha spiegato il processo con cui dalla pianta di coca si passa al prodotto finito che arriva sul mercato occidentale. “La cocaina si produce solo in Colombia, Bolivia e Perù – ha detto il neo procuratore di Napoli – Le foglie si raccolgono solo due volte l’anno, poi le foglie si frullano e quando si ottiene la poltiglia molla, per indurire l’impasto si utilizza cemento da costruzione, come se fosse farina per il pane, poi il kerosene. Se quello non c’è si usa l’urina del maiale dove far macerare la poltiglia e altri agenti chimici come l’acetone, l’etere e gli sbiancanti per renderla più appetibile per il mercato occidentale”, ha concluso Gratteri.

«Contro la droga servirebbe l’Onu»

«L’unica droga che si può sconfiggere al mondo è la cocaina. È un’utopia che si potrebbe realizzare se l’Onu fosse un organismo sovranazionale, ma è debole rispetto alle forze e ai poteri nel mondo. Come è stato il segretario dell’Onu quando la Russia ha invaso l’Ucraina, ad esempio. Per fermare il mercato della droga occorrerebbe l’intervento delle Nazioni Unite, che dovrebbero uscire dai palazzi di vetro e andare nei campi dove si produce la coca, intervenendo in Colombia, in Bolivia, in Perù, imponendo a questi Paesi la conversione delle colture di coca, obbligandoli a seminare grano. I problemi si devono affrontare alla radice».