Le chat di WhatsApp tra Rosa Vespa e Acqua Moses, confermano l’ultima svolta nel caso del rapimento di Sofia: l’uomo non sapeva nulla. Il 43enne, arrestato e poi scarcerato, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. E anche la moglie ha raccontato di aver fatto tutto da sola. Ne è una prova la discussione tra i due dopo il presunto parto della 51enne. «Non ti fanno entrare, ma ho partorito. Il nostro miracolo è arrivato», le scrive la donna nella chat, riportata da Quarto Grado. Nei messaggi mostrati nel programma di Rete4, la donna spiega al marito di non poterlo vedere a causa dei casi Covid registrati in clinica. «Amore mio, non ti fanno entrare – scriveva Vespa – ma io sono tranquilla ora. Guarda Whatsapp che dopo ti mando la foto dell’amore nostro». Rosa Vespa nella notte precedente al parto è rimasta in hotel. Poi, con un secondo numero, si è finta un’infermiera e ha scritto al marito. «Sua moglie ha partorito, un bimbo di circa 3 kg. Tra poco la faccio chiamare». Sul telefono di Moses arriva anche la foto di un bambino, che Rosa Vespa ha probabilmente recuperato su Internet e ha inviato spacciandolo per suo figlio. «Amore – scriveva -, Anselmo dorme». Dopo aver lasciato la clinica, la donna si è presentata con Sofia, la bimba rapita nel suo ovetto rosa. A quel punto sarebbe nata una breve discussione con il marito, che ha poi dichiarato di non essersi accorto di quanto fosse appena accaduto.
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