«Chi ha sparato sembrava avesse un obiettivo preciso: è arrivato con la bici elettrica, l’ha fermata, ha estratto la pistola puntando volutamente l’arma contro un individuo specifico esplodendo i primo colpi. Poi, nel caos, sono stati colpiti anche altri da altri proiettili. Alla fine questo tizio, come se non fosse accaduto nulla, è rimontato in sella e se n’è andato». È quanto raccontato a InterNapoli.it a Giovanni Iovinelli, il giovane titolare del Nirvana Spritz il locale di via Rosselli 95 a Qualiano all’esterno del quale si è verificata la sparatoria di questa notte.
La testimonianza
«Appena ho sentito il primo sparo – aggiunge – mi sono accovacciato dietro al bancone cercando di mettere in salvo un’amica che era di fianco a me. L’ho abbracciata e mi sono buttato a terra dietro al bancone con lei. All’inizio credevo fosse una rapina e che qualcuno si volesse aprire la strada per entrare nel locale. C’è stata tanta paura, anche perchè la persona continuava a sparare».
I coinvolti e le indagini
Feriti quattro ragazzi due dei quali, Castrese d’Alterio e Michele Di Palma, sono tuttora ricoverati in prognosi riservata a La Schiana di Pozzuoli e al San Giuliano di Giugliano. Entrambi rischiano la vita. Le condizioni degli altri due colpiti da colpi d’arma da fuoco, Nicola Di Palma e Bernardo Falco, destano meno preoccupazioni. Nicola Di Palma ha subito un’operazione ed è rimasto in osservazione.
Responsabile della sparatoria, secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, il 37enne Marco Bevilacqua di Torre Annunziata ma residente a Qualiano. L’uomo, stando alle indagini svolte dai militari dell’Arma, ha sottratto l’arma ad una guardia giurata prima di recarsi fuori al Nirvana Spritz e sparare ferendo i 4 giovani. I militari dell’Arma hanno rinvenuto nei pressi del Nirvana Spritz 6 bossoli 9×21.
La richiesta di controlli
«Preciso – continua Iovinelli titolare del Nirvana Spritz aperto soltanto dallo scorso settembre – che il tutto è avvenuto fuori al locale e quindi noi non c’entriamo niente, anzi siamo anche noi inconsapevolmente coinvolti nell’accaduto. Qui non è mai successo alcun litigio. Spero soltanto che gli amici rimasti feriti possano stare bene quanto prima. Non so come stiano perchè non li ho sentiti». Giovanni non è deciso a mollare. «Abbiamo soltanto assistito a questo triste episodio, dobbiamo ancora realizzare l’accaduto ma stasera riaprirò e ci dimenticheremo questa brutta pagina. Chiediamo però più controlli delle forze dell’ordine in via Rosselli, che è frequentata da tantissimi ragazzi ogni sera».


