Un grido di protesta rimasto, finora, silenzioso, ma che ben presto potrebbe iniziare ad alzare la voce. Da mesi i commercianti del centro storico di Giugliano si trovano a dover fare i conti con la chiusura del tratto del corso Campano che si interseca con via Antimo Panico, lì dove lo scorso ottobre furono dichiarate inagibili due palazzine a causa di un’importante perdita idrica.
Da allora quella porzione di strada è stata chiusa e lo è ancora oggi. Ciò sta facendo cadere in crisi il settore commerciale presente in zona, con le vendite che sono crollate drasticamente a causa dell’inagibilità, così come il numero di clienti. Diversi esercenti, di conseguenza, si sono visti costretti ad abbassare le saracinesche delle proprie attività, in quanto non sono più riusciti a sostenere le spese elevate di fronte ad un numero sempre più esiguo di clienti e vendite.
“Il corso Campano sta morendo, è arrivato il momento di alzare la voce”, i commercianti di Giugliano in protesta contro la crisi delle attività locali
Appena pochi giorni fa, alcuni commercianti giuglianesi hanno affisso, lungo le transenne simbolo ormai della chiusura stradale del corso Campano, due striscioni con su scritto “I commercianti ringraziano” e “Grazie per l’agonia”. Due striscioni diventati, in pochissimo tempo, il simbolo di questa protesta contro la situazione che, stando alle testimonianze dei commercianti, è diventata ormai insostenibile.
Alcuni di essi sono intervenuti ai microfoni di InterNapoli.it per denunciare con forza la situazione in essere. “Siamo in questa situazione dal 7 ottobre, cioè da quasi sei mesi, e non sappiamo per quanto ancora si andrà avanti così. Noi vogliamo alzare la voce, in modo pacifico, vogliamo evitare si trascenda in uno scempio ancora più grosso dal momento che molte attività stanno chiudendo. Vogliamo una soluzione a breve. Sappiamo in che situazione versa il comune di Giugliano, ma sappiamo anche che, giorno dopo giorno, il corso Campano, il cuore del commercio giuglianese e noi che ne siamo il cuore pulsante, siamo in totale agonia. Ci aspettiamo delle risposte in tempi celeri”, le parole di Clemente.
Alla domanda su cosa i commercianti vorrebbero chiedere all’amministrazione che verrà, Gabriella risponde così: “Non avremo nulla da chiedere, se non ciò che ci spetta di diritto. La situazione del corso Campano è nota a tutti da anni, quanto successo quasi sei mesi fa ha solo accentuato ulteriormente il problema. L’unica cosa che vorremmo chiedere è come poter sopperire a questa situazione, abbattendo questo muro di indifferenza alzato nei nostri confronti”.
Infine, l’appello di Maria: “Noi vogliamo dire basta a questo scempio e degrado. Da parte di noi commercianti c’è tutta la volontà di far rinascere il corso e il centro storico, sia commercialmente che socialmente. Anche per voi che ci rappresenterete, che di questa città ne diventerete il volto principale”.
I due striscioni posti dai commercianti giuglianesi sui jersey che transennano la chiusura di corso Campano, all’angolo con via Antimo Panico
In alto, la lettera di diffida dell’avvocato Luigi Ciccarelli che segue la vicenda dei commercianti, con in allegato le firme e i timbri di questi ultimi e delle loro attività