venerdì, Agosto 15, 2025
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Non solo il mare, la quarantena ripulisce anche l’aria di Napoli: lo conferma uno studio Arpac

Il lockdown per l’emergenza coronavirus ha portato benefici all’aria delle metropoli, facendo ridurre sensibilmente la concentrazione di inquinanti presenti nell’atmosfera.

Da uno studio Arpac si evince come, confrontando i dati di aprile 2020 con quelli di aprile 2019, lo smog nell’area di Napoli sia sensibilmente calato durante questa fase dell’emergenza sanitaria, dove la quasi totalità delle attività produttive è stata fermata. I valori della concertazione del biossido di azoto si sono dimezzati, passando dal valore 22, prima del coronavirus, ad 11; per le polveri sottili, ci sono stati sensibili miglioramenti nella concertazione di PM10 ( da 35 a 18), mentre la concentrazione di PM2.5 è crollata( da 19 a 6).

“Possiamo affermare, perché è un dato di fatto, che lo stop alle attività umane e produttive ed umane ha portato evidenti benefici all’aria, al mare, ai fiumi e all’ambiente della nostra terra. Ma cosa accadrà quando tutto tornerà alla normalità? Se non verranno apportate modifiche radicali al nostro stile di vita e alle attività produttive, ovviamente, si ritornerà nelle stesse condizioni ambientali che vi erano prima del coronavirus, che man mano andranno a peggiorare, fino ad arrivare poi a livelli insostenibili per la salute umana e l’ecosistema. Per questo noi ci batteremo per evitare di tornare a livelli di inquinamento con progetti di sostenibilità ambientale e riduzione costante dell’inquinamento”- spiega il Consigliere Regionale del sole che ride Francesco Emilio Borrelli .