giovedì, Luglio 31, 2025
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Nuova speranza per le coppie con problemi di fertilità, nasce a Napoli un centro specializzato

Un centro di livello internazionale per aiutare tutte le coppie che non riescono ad avere figli è stato aperto a Napoli. L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra l‘Università degli Studi Federico II di Napoli ed un altro grande orgoglio italiano: l’azienda Merck Life Science. Quest’ultima, infatti, rappresenta un faro a livello globale per la ricerca scientifica e tecnologica nei settori Halthcare, tra cui le coppie con problemi di fertilità

Centro di innovazione scientifica per la fecondazione assistita

Il centro denominato International Training Center for Medically Assisted ReproductionEmbryology si candida ad essere hub internazionale ed eccellenza mondiale nel campo della medicina riproduttiva. La struttura situata nell’ateneo federiciano  avrà l’obiettivo di formare professionisti e specialisti di altissimo livello nelle più avanzate tecniche di procreazione medicalmente assistita di primo e secondo livello. Inoltre la struttura alla Federico II offrirà tre percorsi formativi principali:

  • la stimolazione ovarica alla manipolazione dei gameti; procedura medica finalizzata a indurre la fartilizzazione, attraverso la somministrazione di farmaci ormonali.
  • il secondo è dedicato alla criopreservazione di gameti e tessuti, processo di laboratorio attraverso cui cellule o tessuti vengono conservati per una durata di tempo indeterminata, a bassissime temperature in una condizione di vita sospesa. Pratica particolarmente importante per i pazienti oncologici, campo in cui la Federico II è stata pioniera.
  • il terzo invece, forma biologi e biotecnologi nelle tecniche più avanzate come la diagnosi genetica preimpianto e le tecniche di laboratorio per la manipolazione embrionale.

Napoli polo di ricerca medica per le coppie con problemi di fertilità

“Qui combiniamo le funzioni tipiche di un Policlinico, aiutando le persone a coronare il sogno di avere un bimbo, ma soprattutto formeremo professionisti in un ramo della medicina che assume un valore di rilievo in relazione al tema del calo demografico. Come Federico II abbiamo investito molto negli anni per arrivare ad oggi“. Queste le parole con cui si esprime il rettore della Federico ll Matteo Lorito. La Federico II vanta infatti una solida reputazione internazionale nel campo della medicina riproduttiva per aiutare le coppie con problemi di fertilità, come dimostra il modello Poseidon (Patient-Oriented Strategies Encompassing IndividualizeD Oocyte Number) sviluppato nell’Ateneo federiciano e oggi utilizzato in tutto il mondo per classificare le pazienti a bassa prognosi.

Due gli obbiettivi di questa iniziativa

“La collaborazione tra l’industria e il mondo accademico è fondamentale per favorire l’innovazione che a sua volta è necessaria per far progredire e migliorare le cure offerte ai pazienti. Nella Federico II abbiamo trovato un Ateneo molto aperto a lavorare insieme”. Ha sottolineato Thomas D’Hooghe, vicepresidente e responsabile global medical affairs fertility di Merck KGaA.

Infatti la nascita di questo nuovo laboratorio a Napoli ha una duplice missione: la prima è quella di fornire procedure all’avanguardia a pazienti provenienti da ogni parte del mondo; la seconda è quella di formare validi professionisti. Il coordinatore scientifico di Medicina della riproduzione e responsabile del Centro Carlo Alviggi ha spiegato invece le modalità di didattica che verranno eseguite all’interno del laboratorio: “Nel Centro ci sarà la didattica frontale, ma anche simulatori, alta tecnologia e sarà impiegata anche l’AI per la didattica sui casi clinici. Avremo un’altissima innovazione tecnologica al servizio della formazione”.

L’azienda Merck, oltre a garantire sostegno economico, svolgerà attività di reclutamento di professionisti da tutto il mondo. Si partirà con Asia e Medio Oriente, per poi accogliere a settembre specialisti dal Nord Africa e progressivamente da altre aree. La partnership con Merck, basata su una lunga collaborazione con l’ateneo, è inoltre particolarmente significativa perché l’azienda lascia piena libertà accademica.

La struttura sarà prossimamente operativa

La struttura alla Federico II sarà operativa da giugno e la formazione sarà effettuata con classi di piccoli gruppi. Al taglio del nastro hanno partecipato anche il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, Giuseppe Longo, il quale ha evidenziato “l’importanza sociale della struttura perché qui i nostri pazienti potranno trovare il meglio a livello internazionale”.