L’omicidio di Giuseppe Parisi e Giuseppe Ferraro, avvenuto in un salone da barbiere a Secondigliano, sancì la scissione dal clan Amato-Pagato dei ‘girati’ della Vanella Grassi che, con quell’azione sancirono la loro sete di predominio ed espansione oltre il loro quartiere. Ieri per quel delitto sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare per Antonio Mennetta e Fabio Magnetti ritenuti mandanti, organizzatori ed esecutori materiali di quel duplice assassinio, avvenuto nel 2011, al rione Berlingieri.
Secondo la ricostruzione investigativa a sparare fu per primo Mennetta, che prima colpì alla testa Ferraro e poi uccise Parisi mentre scappava. Ben prima di loro la strategia della Vanella si era palesata con un altro delitto eccellente, quello di Francesco Feldi ‘o tufan. Feldi, vecchio espnente del clan Licciardi poi transitato tra le fila dei Sacco-Bocchetti, si sarebbe infatti ritrovato in una condizione di isolamento dopo la disgregazione del gruppo che aveva fatto la scissione da quelli della Masseria. Una posizione la sua che lo aveva messo nel mirino dell’ala militare degli Scissionisti. Fu il killer poi pentito Giovanni Illiano a ricostruire le fasi del raid: Feldi fu raggiunto da una pioggia di piombo a due passi dalla propria abitazione il 19 febbraio di sei anni fa e nel ‘cuore’ del rione a dimostrare a tutti che il potere del ‘tufano’ era finito.