Oggi i Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di due persone, in quanto gravemente indiziate del reato di omicidio di Vincenzo De Maria e del tentato omicidio di Massimo Massa. Entrambi raid aggravati dalla finalità di agevolare il clan D’Alessandro di Castellammare.
LA CAMORRA SPARA TRA I FEDELI A CASTELLAMMARE
In particolare, l’uccisione del De Maria, avvenuta in data 8 maggio 2005, sarebbe stata deliberata dal clan per eliminare un esponente del gruppo avverso degli Omobono-Scarpa, in parte costituito da scissionisti, di cui faceva parte la vittima. Nell’occasione Massa veniva, presente all’agguato mortale. I sicari esplosero una decina di colpi tra la folla che riempiva la Villa Comunale e che affolla la Cattedrale stabiese, ancora aperta, dove i fedeli rendono omaggio a San Catello.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.