Il sindaco di Palma Campania, Nello Donnarumma, ha firmato un’ordinanza che mira a contrastare le cosiddette “molestie olfattive” provenienti – secondo il primo cittadino – da attività legate alla comunità del Bangladesh. Una decisione che ha già sollevato polemiche e acceso il dibattito politico e sociale nel comune vesuviano.
L’obiettivo dichiarato del provvedimento è quello di individuare e sanzionare le emissioni di odori “disagianti e molesti”, provenienti da cucine, abitazioni private, ristoranti e laboratori alimentari. Gli agenti della polizia municipale sono stati incaricati di effettuare controlli capillari, con multe che potranno arrivare fino a 500 euro. “È un’azione urgente e necessaria – spiega Donnarumma – a tutela della salute pubblica e della qualità della vita urbana. Una città che rinuncia a difendere l’aria che respira, rinuncia a difendere la dignità dei suoi cittadini”.
A Palma Campania vivono migliaia di cittadini bengalesi, concentrati soprattutto in alcuni quartieri. Negli anni hanno avviato ristoranti, gastronomie e negozi di generi alimentari, rivolti prevalentemente a una clientela della stessa comunità. Sui social, intanto, molti si interrogano: come verranno misurati questi “odori molesti”? L’assessore all’immigrazione Giuseppe Ferrante risponde: “Non escludiamo l’uso di misuratori olfattometrici, ma la giurisprudenza è chiara: anche l’evidenza oggettiva percepita dagli agenti può essere sufficiente per intervenire”.

