Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito un’operazione che ha portato all’emissione di quattro provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti indagati, accusati di far parte di un presunto gruppo criminale attivo nel settore dei furti di veicoli agricoli e nelle estorsioni ai danni di imprenditori.
L’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura, ha disposto per un uomo la detenzione in carcere, per un altro i domiciliari e per due l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Parlavano di “partite di bufale” e “pastino di mele” per coprire i cavalli di ritorno, due arresti nel Casertano
Le indagini, dirette dal procuratore Pierpaolo Bruni e condotte dalla Stazione di Grazzanise con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno ricostruito l’operatività di una presunta organizzazione radicata tra Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe, Sparanise e Cancello ed Arnone. Tra maggio e ottobre 2024, grazie ad attività tecniche e all’analisi di filmati di sorveglianza, gli investigatori hanno attribuito al gruppo 11 furti di veicoli agricoli e 14 episodi di estorsione, consumati o tentati, tramite il metodo del “cavallo di ritorno”.
Secondo le ipotesi accusatorie, i proprietari dei mezzi rubati sarebbero stati costretti a pagare somme tra i 4mila e i 10mila euro per riavere i veicoli, generando un profitto illecito stimato intorno ai 100mila euro. Gli investigatori hanno anche individuato un capannone abbandonato utilizzato come deposito temporaneo per i mezzi sottratti, in attesa della trattativa.
Dalle intercettazioni è emerso l’uso di espressioni in codice per indicare la refurtiva, come “partita di bufale”, “legna” o “pastino di mele”.
La Procura ha precisato che le indagini sono ancora in corso e che gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a eventuale condanna definitiva.