Un sistema collaudato che fruttava svariate migliaia di euro. Patenti facili a stranieri che neanche parlavano l’italiano in cambio di 2mila euro a documento. Coinvolte, 15 persone, tra cui anche un dipendente della Motorizzazione civile.
Nella mattinata odierna, gli agenti della Polizia di Stato della squadra mobile, nell’ambito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito 15 misure cautelari, smantellando un’associazione a delinquere composta da 22 persone che garantiva patenti facili a stranieri che a stento parlavano la lingua italiana, con numerosi indagati a vario titolo. Scoperto anche un giro di marche da bollo false ed arrestato un dipendente della Motorizzazione Civile di Roma, per peculato, in accordo con un pregiudicato romano, agli arresti anche per il riciclaggio di valori bollati rubati negli archivi della Mctc e rivenduti ad alcune autoscuole della Capitale.
Con i successivi approfondimenti investigativi si appurava come B.B., 55enne di origini abruzzesi ma stabilmente a Roma, a cui è contestato anche il reato di riciclaggio, rimettesse sul mercato le numerose marche da bollo asportate da un dipendente della citata Mctc, S.C., romano di 55 anni, tratto in arresto per peculato, rifornendo numerose autoscuole della Capitale dietro ingenti corrispettivi di denaro.
Attraverso il monitoraggio delle numerose agenzie di pratiche auto rifornite dal B.B., tra le quali quella di P.G. 59enne di Rocca di Papa (Roma) e M.A. romano dei 43 anni – entrambi in carcere insieme ad A.L., che partecipava all’associazione in quanto molto vicino al P.G., che rivestendo il ruolo di «accompagnatore» dei candidati che intendevano superare illegalmente l’esame – si faceva luce sull’organizzazione di cui facevano parte e gestita da alcuni personaggi salernitani.
In particolare dalle investigazioni condotte servendosi anche dell’attività di intercettazione telefonica ed ambientale, si è fatto luce sulle figure ed i ruoli centrali dell’associazione tutti di stanza nel Cilento: E.A. 44enne e C.V. 47enne con precedenti di polizia per stupefacenti – entrambi arrestati – quali promotori ed organizzatori nelle vesti di veri e propri «capi» e le figure di organizzatori di due donne finite ai domiciliari S.S. di 38 anni, che suggeriva le risposte esatte ai candidati nel corso degli esami in collegamento da remoto, e P.M.G., 33 enne che si occupava di installare sui candidati gli strumenti tecnici necessari per svolgere gli esami teorici, ed A.M., 35enne di Portici (NA), militare, anch’egli deputato alla vestizione dei clienti.